Economia

Come aprire partita IVA: diventare libero professionista nel 2020

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Per molti è un sogno, per altri un ripiego, per altri ancora una maledizione. Stiamo parlando della partita IVA, croce e delizia di milioni di italiani, tra chi la ama perché ti garantisce il fatto di non avere un ‘padrone’ a cui devi sottostare e chi la odia, per le tasse e per il fatto di non avere una stabilità economica.

Ora però cerchiamo di capire di più sul mondo della partita IVA.

Come si apre una partita IVA

Per aprire una partita IVA è necessario rispettare dei requisiti. Eccoli

Aprire una partita IVA è relativamente semplice. Ma devi sapere che tutto dipende da te. Nel senso che dovrai tu rifornirti di tutti i documenti necessari per poter avviare la tua attività.

In pratica non devi far altro che andare nell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate e consegnare il modello AA9/12 compilato e firmato. Il modello AA9/12 è un documento di 4 pagine da compilare in ogni sua parte in modo che non ci siano problemi nel vaglio del documento stesso da parte degli addetti.

Inoltre, ricorda che devi anche regolarizzare la tua posizione dal punto di vista pensionistico. Lo sappiamo che la pensione è l’ultima cosa a cui pensi quando apri la partita IVA ma è uno step da fare: ad esempio, se necessario devi iscriverti alla gestione separata INPS.

Infine, presta la massima attenzione al codice ATECO, sarebbe una cifra alfanumerica che identifica la tua attività. È molto importante che corrisponda all’attività che andrai a fare.

Partita IVA, vantaggi e svantaggi

La partita IVA non è né l’inferno né il Paradiso. È semplicemente una condizione lavorativa

Avere una partita IVA da vantaggi e svantaggi, quindi va valutata con la massima attenzione.

Partiamo coi vantaggi: essere libero professionista ti permetterà di accedere a condizioni fiscalmente agevolate a diversi servizi, dandoti esempio la possibilità di noleggiare un’auto a lungo termine da siti come Finrent con diversi benefici fiscali o accedere a un leasing.

Un altro aspetto molto importante, e che consideriamo un vantaggio, è quello di non avere uno stipendio fisso con cui dovrai vivere per il resto della tua vita. Se sei una persona ambiziosa e sei capace, puoi guadagnare molto di più rispetto a un classico dipendente. E, potenzialmente, non hai alcun limite.

D’altra parte, però, uno degli svantaggi è proprio quello di poter incappare in dei periodi di grama, dove i clienti scarseggiano e non riesci a fatturare quanto vorresti. Ci sta, è normale, tutti i possessori di partita hanno attraversato periodi bui dal punto di vista lavorativo.

Un altro svantaggio/vantaggio è quello di non avere praticamente orari fissi, salvo casi particolari. Difficilmente chi ha partita IVA programma viaggi a lungo termine o, comunque, ha una vita regolare. Ad esempio, se fai il dipendente tu lavori le tue solite ore e sai quando hai le ferie. Con la partita IVA, invece, può capitarti un’urgenza il fine settimana, ad esempio, quando avevi pensato di prendere qualche giorno di break. Ah, e ovviamente le ‘ferie’ da libero professionista nessuno te le paga…

Partita IVA, a cosa devi prestare attenzione

Ci sono alcune cose a cui devi prestare particolare attenzione. Eccole

Il primo aspetto riguarda il regolare pagamento delle tasse. Infatti, le partite IVA che non hanno presentato in un triennio la dichiarazione annuale dell’Iva, quella dei redditi d’impresa o di lavoro autonomo, vengono chiuse d’ufficio. Quindi, non provare a correre questo rischio e/o frodare il fisco.

Un altro consiglio che vogliamo darti è di non scialacquare i soldi nel periodo di vacche grasse ma, anzi, conservare sempre qualcosa quando le cose non vanno bene. Mettere, insomma, il classico fieno in cascina. Ricorda che, a differenza del dipendente, tu non hai uno stipendio con cui regolarti ma ogni mese è una battaglia. Sperando che tu ne esca sempre vincitore.

Dai valore al tuo tempo. Con la partita IVA ti verrà automatico dare più valore al tempo di lavoro e/o al tempo libero. Quando fai un preventivo calcola sempre il tempo impiegato per poter svolgere quel tipo di commissione.

Infine, più che un consiglio è una constatazione data dalla realtà dei fatti: la partita IVA non è solo una forma di lavoro ma è un modo di essere, di concepire la vita. Quindi, vivila come tale


Articolo pubblicato il giorno 14 Febbraio 2020 - 11:56
Redazione

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