Sono 21 gli indagati eccellenti, che rischiano il giudizio, tra vertici, ex consiglieri e consulenti che negli anni hanno gestito Alitalia. La Procura di Civitavecchia ha chiuso le indagini sulla gestione della compagnia di bandiera notificando il 415 bis agli indagati. Tra le ipotesi di reato vi sono: bancarotta fraudolenta aggravata, falso in atto pubblico e ostacolo alle funzioni di vigilanza. Nomi nuovi emergono dalla chiusura dell’inchiesta: l’amministratore delegato di Unicredit Jean Pierre Mustier, la vice presidente di Confindustria Antonella Mansi e l’ex commissario di Alitalia e ora liquidatore di Air Italy, Enrico Laghi. Oltre agli indagati gia’ noti come, per citarne alcuni, gli ex vertici di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, Mark Ball Cramer e James Hogan.
L’avviso di chiusura indagini sul crack dell’Alitalia riguarda complessivamente 21 persone fisiche e la stessa societa’, indagata in base alla legge 231/2001 sulla responsabilita’ amministrativa degli enti. Ecco l’elenco degli indagati con i ruoli che ricoprivano all’epoca dei fatti: Silvano Cassano (Ad), Marc Cramer Ball (Ad) James Hogan (vicepresidente Cda Alitalia Sai e presidente e Ad di Ethiad), Duncan Naysmith (Cfo), Claudio Rosati (vice presidente financial planning & control e vice presidente financial reporting), Claudio Di Cicco (vice presidente financial reporting), Matteo Mancinelli (general counsel), Paolo Merighi (Senior manager financial statements), Luca Cordero di Montezemolo (presidente Cda e Ad), James Rigney (componente Cda), Giovanni Colaninno (componente Cda), Giovanni Bisignani (componente Cda), Jean Pierre Mustier (componente Cda), Paolo Colombo (componente Cda), Antonella Mansi (componente Cda), Enrico Laghi (consulente incaricato e amministratore di Midco), Corrado Gatti (presidente del collegio sindacale), Alessandro Cortesi (componente collegio sindacale), Domenico Falcone (responsabile della revisione legale del bilancio Alitalia Sai per societa’ Deloitte & Touche Spa, Giancarlo Schisano (Chief operation officer – Accountable manager), John Charles Shepley (Chief planning & Strategy officer).
Per sei indagati (Silvano Cassano, Cramer Ball, Duncan Naysmith, Carlo Rosati, Claudio Di Cicco e Paolo Merighi) c’e’ l’accusa di bancarotta, allo scopo di conseguire illecitamente la plusvalenza da 39 milioni nel bilancio 2016, attraverso la distrazione o la dissipazione “degli impoerti versati a titolo di compenso alle societa’ di consulenza Accuracy srl e Nyras Capital ltd, rispettivamente pari a 35mila euro e 15mila euro; in particolare, attraverso la perizia Accuracy srl, commissionata da Alitalia Sai spa il 4 agosto 2015 e depositata il 10 settembre 2015, veniva consentita l’iscrizione nel bilancio consolidato relativo all’esercizio 2015 del valore degli slot al primo gennaio 2015 pari a 21 milioni di euro, valore falso; attraverso la perizia Nyras Capital ltd, commissionata il 14 giugno 2016 e risultante depositata formalmente il primo luglio 2016, benche’ redatta in realta’ in data prossima al 28 luglio 2016, veniva assicurata la possibilita’ di cedere i citati slot all’importo gia’ contrattato pari a 60 milioni di euro, in modo da conseguire per l’esercizio 2016 una plusvalenza pari all’importo di 39 milioni di euro”.
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