Cinque proposte per il Mezzogiorno: le avanza, durante il Medcom Forum di Palermo, Ennio Cascetta, amministratore unico di Ram, “per rilanciare le regioni del Sud in un quadro di sviluppo possibile solo attraverso un forte miglioramento dei collegamenti che passa in primo luogo attraverso il monitoraggio ‘feroce’ della spesa e il tiraggio delle stazioni appaltanti per le infrastrutture strategiche”. “In pratica – spiega una nota – si tratta di fare in modo che i finanziamenti notevoli che gia’ ci sono si trasformino rapidamente in cantieri. Si parla di circa 60 miliardi di euro che significa mettere in campo lavoro per oltre centoventimila persone in dieci anni: come riuscire a dare lavoro a dieci Ilva, o piu’ di quattro Fca. Gli investimenti gia’ finanziati riguardano tutti i settori strategici per la crescita. In primo luogo le ferrovie con la Napoli-Bari, Catania-Palermo, e i corridoi ferroviari a standard europei fino a Taranto e Gioia Tauro, strade e autostrade con la SS 106 Jonica, la Salerno-Potenza-Matera-Bari, la A19 Palermo Catania, l’autostrada Ragusa Catania oltre le necessarie opere di manutenzione straordinarie oggi carenti. I porti con la Porta Ovest di Salerno, la piastra portuale di Taranto e Waterfront e nuovo terminal passeggeri del Molo Beverello a Napoli; gli aeroporti con l’allungamento della pista di Catania e l’integrazione con Napoli Capodichino e di Salerno-Pontecagnano. Infine trasporti urbani e metropolitani. In secondo luogo bisogna provvedere ad accelerare i progetti che ancora mancano come la Alata Velocita’ di Rete Salerno-Reggio Calabria, l’attraversamento dello stretto di Messina e la Battipaglia-Potenza-Metaponto per esempio ma anche il potenziamento della SS 106 con la project review oltre al raccordo ferroviario del porto di Napoli”
Articolo pubblicato il giorno 14 Febbraio 2020 - 16:04