ÂÂIn Piemonte, in Campania, in Calabria, le Regioni mortificano i medici del 118â così Maurizio Borgese, Responsabile Nazionale 118 del Sindacato Medici Italiani commentando alcuni gravi problemi di governance verso i medici del 118 in tutto il Paese.
âÂÂIn Piemonte, ad esempio, la graduatoria regionale MMG pubblicata allâÂÂinizio di febbraio, nellâÂÂorganigramma del 118 di Cuneo ben 10 medici passeranno da 38 a 24 ore lavorative/settimana (secondo il D.L. Calabria) con una grossa perdita salariale, nonostante negli ultimi mesi siano stati pubblicati numerosi bandi per lâÂÂassunzione di nuovi medici in possesso dei requisiti indicati dallâÂÂAccordo Collettivo Nazionale, senza un adeguato riscontro di iscrizioniâÂÂ.
âÂÂSempre per il Sistema 118 di Cuneo si tratterebbe di una grande riduzione di ore lavorate dai medici dâÂÂurgenza, pari, nella sola provincia, a 600 ore mensili. Diventerebbe impossibile assicurare la copertura medica finora garantita sulle ambulanze, portando alla demedicalizzazione di numerose MSA (mezzo di soccorso avanzato).
âÂÂMa la questione non si fermeràsolo a Cuneo â continua Borgese â prevediamo lâÂÂestensione di tale problema, non solo a livello Provinciale, bensì prima a quello Regionale, poi a quello NazionaleâÂÂ.
âÂÂPer questo lo SMI si batte affinché i medici entrati extra borsa con lâÂÂattuazione del âÂÂDecreto CalabriaâÂÂ, possano frequentare il corso MMG senza riduzione delle ore lavorative settimanali prevista da tale decretoâÂÂ.
âÂÂIn Campania, invece, per i circa 100 medici del 118 presenti sul territorio, è stato ipotizzato la restituzione di somme che vanno dai 30.000 ai 60.000 euro se non di più a causa di unâÂÂindennitàdi 10.000 lire (oggi ⬠5.16) percepita per ogni ora di lavoro prestata, che risulta sparita dalle voci dei contratti successivi, negli ultimi 10 â 15 anni, pur venendo pagata regolarmente. I lavoratori del 118 sottoposti a turni massacranti, impegnati in un lavoro complesso e difficile sotto il rischio di violenze e minacce quotidiane, senza nessun turn-over, dovrebbero subire oggi anche la beffa di dover restituire denaro poiché, a detta della Regione Campania, indebitamente percepitoâ continua Borgese.
âÂÂIn Calabria infine, a Catanzaro e a Crotone, lâÂÂASP ha deciso di revocare 5,50 euro/h di indennitàaggiuntiva per i medici del 118 con un attacco odioso ai diritti della professioneâÂÂ.
âÂÂLo SMI non esclude dâÂÂintraprendere tutte le iniziative, comprese quelle legali, per tutelare i diritti dei medici del 118 e il diritto alla salute dei cittadiniâ conclude Borgese
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