Con l’obiettivo di nuovi percorsi teatrali, di sperimentazione e di ricerca, sostenendo i relativi costi di progettazione, parte la seconda fase della quarta edizione di “Quartieri di vita”, il festival di teatro sociale diretto da Ruggero Cappuccio, che, dopo l’omaggio autunnale dedicato alla danzatrice contemporanea Pina Bausch, riprenderร la sua programmazione dal 21 febbraio al 6 marzo. Dodici i progetti selezionati dalla Fondazione Campania dei festival tra lavori laboratoriali e di scrittura scenica, presentati da realtร attive principalmente in aree a rischio e a sostegno delle fasce deboli. Migranti, detenuti, pazienti psichiatrici, giovani non vedenti dell’Istituto Colosimo di Napoli, minori coinvolti in corsi di teatro realizzati in beni confiscati alla criminalitร organizzata del Rione Sanitร : queste saranno solo alcune delle comunitร con cui “Quartieri di vita” ha costruito un lavoro di dialogo e su cui ha investito in attivitร di formazione ed esperienze di cultura scenica provenienti da diversi osservatori teatrali della cittร di Napoli e del territorio regionale. Gli esiti dei laboratori avranno tra febbraio e marzo il loro momento conclusivo e di confronto con il pubblico in teatri cittadini, ma anche in luoghi inconsueti per il teatro: dal carcere di Secondigliano, al Centro giovanile Asterix di San Giovanni a Teduccio, passando per il Palazzo Ducale Orsini di Solofra (Av).
Un’occasione di formazione non solo attoriale quella acquisita grazie al progetto “Quartieri di vita” il quale ha tracciato, negli ultimi anni, un cammino che ha portato i partecipanti ai laboratori ad acquisire professionalitร utili per l’inserimento lavorativo a pieno titolo nel settore teatrale, in qualitร di scenografi, costumisti o tecnici. Il primo appuntamento del nuovo ciclo sarร quello di venerdรฌ 21 febbraio con “Pollicinella e i canti de lo carnevale” che si terrร presso il Centro giovanile Asterix, nel quartiere partenopeo di San Giovanni a Teduccio. Lo spettacolo, che debutterร alle ore 19, รจ stato scritto da Mariano Bauduin, che, insieme alla compagnia “Gli alberi di canto teatro”, alla “Corale per San Giovanni” e ai giovani del progetto “Officina Beggars”, porterร in scena nella periferia est di Napoli uno spettacolo che intesserร una drammaturgia sui materiali sonori e antropologici del mito carnevalesco campano.
Articolo pubblicato il giorno 12 Febbraio 2020 - 19:24