Dal 6 al 9 febbraio al Teatro TRAM va in scena “Ad occhi chiusi”, scritto e diretto da Luca Pizzurro e interpretato da Andrea Fiorillo. Un monologo denso di suspense che racconta una verità terribile affrontando un tema sempre più attuale e scottante. E lo fa assumendo il punto di vista del carnefice.
Luca Pizzurro, regista e autore romano, direttore artistico del Teatro del Torrino, ha elaborato e messo in scena per la prima volta lo spettacolo dieci anni fa, ma la tematica, che si scopre solo alla fine, è ancora una delle più discusse dall’opinione pubblica. Torna così con un nuovo allestimento e lo fa nella piccola sala di Via Port’Alba a Napoli, sempre attenta alla ricerca e alle produzioni indipendenti.
“AD OCCHI CHIUSI” è un testo in cui l’autore, immedesimandosi nella psiche di un “carnefice”, ne porta in scena pensieri, soliloqui, immaginazioni. Quello che l’autore sceglie di adottare è un punto di vista scomodo, insolito, destabilizzante, decidendo di seguire i pensieri di un uomo che compie le sue “azioni” in nome di quello che lui definisce amore.
Sulla scena ritroviamo un personaggio che si mostra affascinante, ci apre le porte della sua casa romana, regalandoci il piacere di sentire l’odore del caffè appena fatto, dell’ascolto di buona musica e del fascino di un libro di cui non sapremo mai il titolo.
Dietro questa rassicurante apparenza, però, si nasconde una realtà terribile ed inaccettabile per la società: ma non per lui che, “ad occhi chiusi”, commette i suoi crimini dettati e reiterati da una sua coerente visione dell’amore, dietro la quale si nasconde una verità indicibile.
“AD OCCHI CHIUSI risponde perfettamente alla necessità che ho quando scrivo, di trovare una storia che sento il bisogno di raccontare – spiega Luca Pizzurro – e la storia di Bruno, protagonista del mio spettacolo, si riesce a raccontare soltanto se ti abita dentro, o perché l’hai vissuta o perché l’hai conosciuta. Ciò su cui mi sono interrogato in occasione di questo nuovo allestimento è perché ritornare tra le pagine di quel copione dopo dieci anni dal suo debutto. E la risposta è stata semplicemente tragica, perché è una storia, ancora oggi, terribilmente attuale. Una storia ruvida da toccare, difficile da guardare, e che non può lasciare indifferente”.
Luca Pizzurro studia al DAMS; a questo unisce un percorso formativo che lo mette in contatto con le tecniche recitative di maestri del teatro come Eugenio Barba, Jerzy Grotowsky, Dario Fo. Dal 1993 inizia una intensa carriera di autore, regista e attore che lo vede protagonista in teatri nazionali ed europei e in produzioni televisive al fianco di importanti registi e attori italiani, tra i quali Arnoldo Foà, Giancarlo Sepe, Walter Manfrè, Luigi De Filippo, Monica Guerritore. Dal 1995 è fondatore e direttore della Compagnia Teatrale “Viaggi&Miraggi”, e dal 2008 ha in gestione la conduzione e la Direzione Artistica del Teatro del Torrino di Roma. Tra i premi: con “Salmocinquantacinqueversodiciotto” ha vinto nel 2001 il primo premio come migliore spettacolo del Festival del Teatro Classico di Altamura (BA) e il premio come miglior adattamento da Teatro Classico del Concorso Carola Fornasini-E.T.I., Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico; on “Fuori Sede” ha vinto nel 2013 il primo premio come miglior spettacolo del Concorso Teatro Giovani indetto dall’AGIS; con “L.P. Nome e Cognome” ha vinto nel 2015 il Premio Internazionale di drammaturgia “Lago Gerundo” di Milano; con “Je m’en fous” ha vinto nel 2016 il Premio Fersen alla Regia – Milano; con “Charlie Chaplin a Man’s Story” ha vinto nel 2017 il Premio L’Italia dei Visionari – Cantù e il terzo posto del Premio Internazionale di drammaturgia Lago Gerundo Milano.
Andrea Fiorillo si è formato presso il Teatro Sancarluccio di Napoli dove, sotto la direzione artistica di Bianca Mastrominico e Pina Cipriani, ha studiato dal 1994 al 1999, per poi entrare in compagnia come attore professionista. Ha lavorato con Julia Varley dell’Odin Teatret presso il Teatro Mercadante di Napoli, ha preso parte alla Mobile Academy a Berlino, sotto la direzione di Chen Shi Zheng, Qian Yi e Jossi Wieler, ed ha studiato Commedia Dell’Arte con Ferruccio Soleri.
Premiato nel 2003 come attore emergente, ha lavorato in teatro tra gli altri con Bianca Mastrominico, Franco Zaccaro, Manuele Morgese, Ugo Gregoretti, Nadia Baldi e Luca Pizzurro. Ha prestato più volte il suo volto al cinema ed alla televisione accanto a registi come i fratelli Taviani e Maurizio Scaparro. Recita spesso in lingua inglese e si divide tra Napoli, Roma e Madrid, dove ha in serbo progetti futuri.
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