L’accusa era di quelle tremende: aver violentato due bambini durante una recita di Natale svolta ad Aversa nel 2013.Ma sette anni dopo dall’avvio delle indagini, il 30enne di Parete si è visto scagionato da tutte le accuse.
Per lui il pubblico ministero della Procura di Napoli Nord Cirillo aveva chiesto una condanna a dieci anni di carcere (solo per le violenze ai danni di una bambina, mentre l’assoluzione per l’altra presunta vittima), contestata dall’avvocato difensore Giovanni Cantelli che aveva avuto modo di sollevare, nel corso della sua arringa, tutte le lacune e le assenze di riscontri.Tesi avallata dal collegio del tribunale di Napoli Nord presieduto da Chiaromonte che ha assolto l’imputato dalle accuse.
Dall’apertura del fascicolo alla sentenza di primo grado sono passati circa 7 anni.L’indagine è nata dopo la denuncia dei genitori dei bambini che avevano raccontato delle violenze subite dai figli durante la recita di Natale svolta ad Aversa.
Elementi che sono arrivati al vaglio della Procura della Repubblica di Napoli Nord che ha svolto le indagini ed instaurato il dibattimento.Alla fine la Procura ha chiesto 10 anni di carcere per l’imputato solo le violenze ai danni della bambina, non ritenendo sufficienti le prove per gli abusi ai danni dell’altro bambino.
Ma i giudici del tribunale di Napoli Nord hanno ritenuto non sufficienti gli indizi per comminare una condanna ed ha assolto il 30enne.
Articolo pubblicato il giorno 29 Febbraio 2020 - 18:46