Foto di repertorio
Torna a crescere la tensione per lo spettro della chiusura del sito produttivo Whirlpool a Napoli. Gli operai hanno raggiunto l’imbocco della A3, all’altezza dello svincolo di San Giovanni a Teduccio, dove si sono registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine dopo aver provato a forzare il blocco nel tentativo di occupare la sede autostradale. E intanto, nel pomeriggio, e’ arrivata la comunicazione ufficiale del Mise: il 29 gennaio, a Roma, e’ stato convocato il tavolo con i vertici dell’azienda. E’ stata una doccia fredda, per i 450 operai della Whirlpool Napoli, apprendere che, mentre in Italia, i vertici della multinazionale americana siglavano un nuovo accordo con il Governo, chiedendo incentivi e ammortizzatori sociali, all’Autorita’ di Borsa statunitense veniva comunicata l’intenzione di dismettere, in ogni caso, il sito di Napoli est. “Una presa in giro – dice Vincenzo Accurso, uno degli operai, rappresentante della Uilm – per noi e per il Governo italiano, spero che tutti se ne rendano conto”. In vista dell’incontro a Roma, il prossimo 29 gennaio, gli operai si sono gia’ organizzati con altre iniziative di protesta e solidarieta’. A cominciare da sabato prossimo quando, a Cercola, in provincia di Napoli, prenderanno parte alla marcia della pace. Il prossimo sabato, saranno invece, in piazza con le Sardine, nell’appuntamento napoletano, mentre una delegazione di operai raggiungera’ Bologna in vista della manifestazione organizzata nel capoluogo emiliano. Finora dalla multinazionale non sono arrivate rassicurazioni sul futuro dello stabilimento e il tempo stringe. Cresce cosi’ il timore di rimanere senza lavoro per gli operai della sede di via Argine, specializzati nella produzione di lavatrici di alta gamma. La manifestazione di oggi e’ stata decisa al termine di una assemblea in fabbrica, convocata ieri. Le tensioni con le forze dell’ordine sono terminate quando gli operai si sono dispersi. “Abbiamo chiesto scusa – fa sapere uno degli operai – perche’ noi sappiamo che anche loro sono dalla nostra parte, in questa lotta, ma che devono mantenere l’ordine ed eseguire gli ordini dei loro superiori”. La vertenza Whirlpool Napoli va avanti ormai da otto mesi, un periodo durante il quale gli operai hanno portato avanti sempre la stessa richiesta: “Non vogliamo assistenzialismo, ma il rispetto degli accordi ministeriali, degli italiani, del lavoro”.
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