Web scatenato dopo il servizio di ‘Striscia la Notizia’ andato in onda ieri sera sul ‘noleggiatore’ di tessere sanitarie per giocare alle VLT. Tantissimi i commenti degli addetti ai lavori e non solo che hanno invaso la rete e i social. “Nessuno ha fatto notare come la norma sia assurda in sé – commenta un internauta – infatti se nelle sale Vlt possono accedere solamente i maggiorenni, che senso ha la tessera sanitaria? Non è la stessa cosa di un distributore di sigarette al quale c’è libero accesso?”. Una considerazione ripresa da un altro utente della rete che chiede: “Non è a priori vietato l’ingresso ai minorenni? Quindi se la legge già esiste, non basterebbe attenersi?”. In molti hanno additato quello di ‘Striscia’ come un finto scoop, visto che già prima dell’introduzione della tessera sanitaria obbligatoria per giocare alle Vlt, per entrare in una sala dedicata era necessario esibire un documento di identità per dimostrare di essere maggiorenne. “Non ci vedo nulla di grave. All’ingresso, una volta constatata la maggiore età mostrando un documento, viene data una tessera che attiva le Vlt, in questa maniera può giocare lo straniero che non ha la tessera sanitaria, chi ha la tessera usurata, chi ha paura…”. Qualcun altro attacca un certo tipo di informazione tendenziosa-come riporta Agimeg- e quasi mirata a denigrare il comparto del gioco legale. “Una ennesima visione negativa degli operatori delle sale da gioco agli occhi dell’informazione pubblica. Perché nella realtà se è vero quello che c’è scritto sulla macchina da gioco, cioè che la tessera sanitaria serve solo ad accertare l’età del giocatore e null’altro, allora se quel gestore di sala è certo della maggiore età e la certezza deriva dalla conoscenza del cliente o dalla evidente maggiore età, di quale infrazione stiamo parlando?”. Infine c’è chi da una parte attacca l’incompetenza di chi ha reso obbligatoria la tessera sanitaria per le Vlt, ma contestualmente ‘bacchetta’ i colleghi che lavorando in un modo ‘furbo’ rischiano di screditare un settore che invece più di altri è vessato dallo Stato senza per questo che gli venga riconosciuto alcun merito. “Che l’utilizzo della tessera sanitaria sia stato introdotto da incompetenti è chiaro, dal momento che nelle sale il minore non vi può accedere e che il modo di fare notizia sul settore sia demenziale mi sembra palese – afferma un utente sui social – ma pensare che questo modo di operare con queste furbate ci faccia recuperare la dignità che meritiamo, da parte di uno Stato che ci chiede impegni e sacrifici che a nessun settore mai nessuno ha chiesto, la vedo difficile, considerando che poi non siamo più imprenditori privati, ma esattori impropri per conto dello Stato, senza nemmeno i dovuti riconoscimenti”.
Articolo pubblicato il giorno 17 Gennaio 2020 - 09:09