La pagina social istituzionale equamente divisa tra comunicazioni ufficiali e omaggi al Duce. Ma neppure le restrizioni sulla privacy applicate, dopo che qualcuno ha salvato e diffuso i post incriminati, hanno messo al riparo dalle polemiche e dalle censure il vicesindaco di Cesinali, Pasquale De Vito. E’ dal 2016 che il 46enne amministratore di una giunta civica di ispirazione di centro sinistra in Irpinia non perde occasione per dedicare qualche post a Benito Mussolini. Tra un “onore al Duce” e un po’ di nostalgia per le conquiste del fascismo, De Vito aggiunge anche le comunicazioni istituzionali per i cittadini. E a questo si appigliano l’associazione ‘I giovani della Valle del Sabato’ e le Sardine di Avellino, che chiedono le dimissioni del vicesindaco o quantomeno che “si doti di un canale istituzionale univoco, in modo da poter tenere informata la cittadinanza senza dover fare lo slalom tra un’effige e un busto del dittatore”. In una nota dell’associazione c’è anche l’invito all’amministrazione comunale e al sindaco di Cesinali a “prendere le distanze ideologiche”. I post social del vicesindaco De Vito, dipendente di un’azienda metalmeccanica, hanno suscitato anche l’attenzione del segretario nazionale del Psi, Enzo Maraio, che risponde con un post all’amministratore comunale irpino. “Vive la propria vita con 80 anni di ritardo – scrive – chi amministra una comunità è il primo baluardo delle istituzioni democratiche. Chiederò ai nostri rappresentanti in Parlamento di promuovere una interrogazione al ministro dell’Interno sul suo comportamento totalmente anti costituzionale”.
Articolo pubblicato il giorno 6 Gennaio 2020 - 17:13