Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nel corso di una serie di controlli disposti dal Gruppo di Torre Annunziata finalizzati a verificare il rispetto degli obblighi di certificazione fiscale dei corrispettivi da parte di alcuni esercizi commerciali dell’hinterland oplontino, ha scoperto che un bar caffetteria risultava “allacciato” abusivamente alla rete elettrica che alimentava il proprio esercizio. In particolare, i finanzieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno sorpreso il titolare del bar mentre, nel tentativo di eludere un possibile accertamento da parte della pattuglia intervenuta, tentava di “azionare” un pulsante che avrebbe consentito di ripristinare il regolare funzionamento del misuratore di energia elettrica.
Le Fiamme Gialle hanno riscontrato che l’ingegnosa metodologia fraudolenta consisteva nell’applicazione di un cavo elettrico e di un interruttore che avevano lo scopo di consentire l’erogazione diretta di energia azzerando di fatto la lettura dei consumi di corrente. Per smascherare il complesso sistema predatorio è stato necessario persino abbattere parzialmente il muro all’interno del quale era stato cementato l’artifizio. Le Fiamme Gialle torresi hanno accertato, anche grazie alla consulenza dei tecnici specializzati dell’ENEL, che la manomissione del contatore aveva consentito, nel tempo, un furto di oltre 66 mila Kwh, per un valore totale di 11.600 euro. Per tali motivi, il responsabile, un 23 enne nato a Torre Annunziata e residente a Boscotrecase, è stato tratto in arresto.
Articolo pubblicato il giorno 25 Gennaio 2020 - 08:33