L’effetto Ibra inizia a farsi sentire in casa Milan: la prima da titolare dello svedese quasi otto anni dopo l’ultima volta, nel maggio del 2012, vale infatti il ritorno alla vittoria della squadra di Pioli dopo tre turni senza successi e senza gol. Lo svedese ritrova il gol in Serie A 2800 giorni dopo l’ultimo (sempre in maglia rossonera). Continua, invece, il momento delicato per il Cagliari (in campo con la maglia del centenario, bianca con una croce rossoblù sul petto), che dopo una grande prima parte di stagione è costretto a fare i conti con il primo vero momento di ‘magra’ del campionato, visto che contro il Milan è arrivato il quarto ko consecutivo per gli uomini di Maran.Se Zlatan Ibrahimovic titolare è ovviamente la principale novità tra i rossoneri, che schierano Leao al fianco dell’ex Galaxy in un non usuale 4-4-2, sul fronte opposto, Maran deve fare i conti con diverse assenze importanti ma non abbandona il classico 4-3-1-2, con Joao Pedro a far coppia con Simeone in attacco e, nella linea difensiva, Pisacane che torna in campo.In avvio di partita il Cagliari cerca subito di mettere pressione al Milan: al 2’ Nandez serve Joao Pedro, la cui conclusione viene deviata in angolo da Romagnoli. Il primo scorcio di match vive di folate, su una di queste, al 17’, il Milan si rende pericoloso con Theo Hernandez che, servito da Calhanoglu, conclude di sinistro costringendo Olsen alla deviazione in angolo. Al 20’, da un cross di Pellegrini, uno scontro fortuito tra Romagnoli e Donnarumma mette i brividi ai tifosi rossoneri, ma nessun rossoblù ne approfitta. Dopo essersi fatto vedere poco nella prima mezz’ora, al 31’ Ibra sfiora il gol con un colpo di testa (su cross di Calhanoglu) sul quale Olsen è strepitoso nella deviazione che salva lo 0-0. Sul corner che ne segue Leao ha la palla buona da pochi passi, dopo un precedente tocco di Romagnoli, ma conclude sul fondo. Al 37’ ancora Milan insidioso con una conclusione dalla distanza di Calhanoglu che termina alta. Un minuto dopo è però il Cagliari a sfiorare il vantaggio, quando Donnarumma prima sbaglia i tempi dell’uscita e si fa anticipare da Nandez, ma poi si riscatta con una gran parata sul pallonetto dai 25 metri di quest’ultimo. Il finale di tempo non vede altre emozioni, così si va al riposo ancora sullo 0-0.Al ritorno in campo basta un minuto al Milan per sbloccare il match: Calhanoglu serve in profondità Leao, che controlla bene e tenta il tiro che, deviato da Pisacane, si impenna e beffa Olsen. La risposta del Cagliari è affidata a una rovesciata di Simeone, al 6’, che termina non lontana dal palo. Al 10’ i rossoblù ci riprovano con un sinistro al volo di Faragò: palla a lato. Sul fronte opposto Ibrahimovic cresce e inizia a pungere: prima si guadagna e poi conclude sulla barriera una punizione, quindi, al 64’, trova il raddoppio girando in rete di sinistro un bell’invito di Hernandez dalla sinistra. Si tratta del primo gol di Ibra nella nuova avventura in rossonero, sette anni e 250 giorni dopo quello segnato contro l’Inter. Maran tenta allora il tutto per tutto, inserendo prima Cerri per Simeone, poi Ionita e Castro per Nandez e Rog, ma non va oltre un bel colpo di testa di Faragò (77’) che termina di poco alto. Anzi, all’83’ arriverebbe persino il tris rossonero, con il colpo di testa in tuffo del solito Ibra, su cross di Bennacer, ma il fuorigioco dello svedese vanifica tutto. Cambia però davvero poco: il Milan si rilancia e si gode il suo nuovo-vecchio ‘totem’, mentre il Cagliari deve rimandare i propositi di rivalsa. “Per un attaccante è sempre importante il gol, provare a stare davanti alla porta e segnare. Poi il gol prima o poi arriva”. Così Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan, commenta ai microfoni di Sky il gol e la vittoria contro il Cagliari. “L’importante è che mi sento bene, ho sbagliato qualche pallone ma devo giocare un po’ di partite per ritrovare la forma migliore”, ha aggiunto. Sull’esultanza come Dio come da promessa, lo svedese ha detto: “Ogni gol che faccio esulto come Dio, così mi sento vivo”.Sulla sua condizione fisica, Ibrahimovic ha dichiarato: “Sto bene, il mister pensa alla mia Età ma non c’è problema. Il cervello è sempre uguale, ma il fisico deve seguire”. Sul cambio di modulo che sembra funzionare, il centravanti rossonero ha dichiarato: “Oggi abbiamo giocato con 2 attaccanti ed è andata bene, ci abbiamo lavorato tutta la settimana e il risultato è arrivato: abbiamo preso i 3 punti. Ora speriamo di continuare, si soffre ma alla fine quando si lavora torna tutto”. Infine sul suo futuro, Ibra ha scherzato: “Per rinnovare devo vincere il campionato, mi sa che è difficile”.
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