In 300 o poco piu’ hanno preso parte alla manifestazione per la pace di Sardine e altri movimenti pacifisti in piazza San Domenico a Napoli. L’iniziativa, nata dopo le tensioni militari tra Usa e Iran, non ha avuto grande successo di partecipanti ma ha dimostrato la nascita di una rete su alcuni temi tra le Sardine napoletane e altri movimenti come l’associazione “Tutti a scuola” che lavora per la piena inclusione scolastica dei ragazzi disabili o le reti civiche legate a Padre Alex Zanotelli, anche lui in piazza. Ma anche con Amnesty International, promotrice della manifestazione nel quarto anniversario della morte di Giulio Regeni a cui le Sardine hanno aderito. E con il Pd, presente con il segretario partenopeo Marco Sarracino assieme al candidato del centrosinistra alle suppletive al Senato Sandro Ruotolo. “Lavoriamo stasera – spiega Brino Martirani, uno degli animatori napoletani del movimento delle Sardine – sul bisogno di pace e andiamo poi a sostenere la manifestazione per verita’ e giustizia sul caso Regeni. In Piazza San Domenico parla stasera l’arte con alcuni esponenti dell’ex Asilo Filangieri che con le parole degli artisti del primo e secondo Dopoguerra trasmettono lo spirito dell’articolo 11 della Costituzione e interviene anche Padre Alex che rientra appieno nello spirito delle Sardine”. Sulla scarsa partecipazione alla manofestazione, Martirani spiega: “Non ci aspettavamo 10.000 persone come quando ci radunammo la prima volta a Napoli in Piazza Dante. Ma ogni volta che scendiamo in piazza e’ un esercizio importante perche’ sembra che la gente se ne sia dimenticata e quindi bisogna continuare a farlo”. Toni Nocchetti sottolinea che la partecipazione della sua associazione all’iniziativa “e’ una scelta naturale per chi ha a che fare con il disagio, perche’ la storia ci insegna che quando si spostano investimenti su sicurezza, armi e sulla difesa dei confini si sottraggono risorse a istruzione, sanita’ e assistenza per i piu’ fragili. E’ normale che siamo qui mentre e’ singolare che non ci siano sacerdoti, tranne Padre Alex, che non ci siano molti dirigenti scolastici, singolare che non ci siano cittadini che rivestono ruoli pubblici legati alla formazione e all’informazione, dovrebbero manifestare anche i giornalisti”. Al termine della manifestazione in Piazza San Domenico, i partecipanti si sono spostati nella vicina Piazza de Gesu’, per unirsi agli esponenti di Amnesty International che hanno acceso delle candele sotto l’obelisco al centro della Piazza per ricordare Giulio Regeni nel quarto anniversario della sua morte in Egitto.
Articolo pubblicato il giorno 25 Gennaio 2020 - 19:47