Ridare vita ai secolari alberi della Reggia di Caserta dagli avversi eventi atmosferici del 23 dicembre scorso trasformandoli in opere d’arte o oggetti artigianali o in energia sostenibile: è on line il bando. Ma è escluso il bellissimo “Cupressus Macrocarpa”: che attraverso tecniche avanzatissime diventerà la “Testimonianza” all’interno della Reggia.
IL BANDO
La partecipazione è subordinata alla presentazione e attuazione da parte degli operatori interessati di un progetto che riesca anche ad esaltare il valore storico del legname e a ridurre la quantità di materiale da destinare allo smaltimento. L’aggiudicatario dovrà provvedere alla rimozione completa dei tronchi e dei rami, al caricamento e trasporto con modalità e mezzi idonei, alla pulizia dell’area limitrofa e alla sistemazione del terreno sottostante. E’ fatto obbligo anche la presentazione di un report sulle lavorazioni svolte e sulle azioni di recupero e valorizzazione dei materiali. L’esecuzione delle operazioni è da ritenersi a titolo di compensazione per la cessione del materiale”
ANALISI TECNICHE DEI TESTIMONI VIVENTI DELLA STORIA DELLA REGGIA
Le analisi tecniche sono mirate a garantire la salvaguardia e la tutela dei testimoni viventi della storia della Reggia di Caserta. Per questo sono stati pianificati il monitoraggio e la verifica programmatica dello stato vegetativo di tutte le piante.
IL PROGETTO
E’ ON LINE il progetto sperimentale fortemente voluto dalla Direzione del Complesso vanvitelliano, Patrimonio dell’Unesco, finalizzato a contribuire all’attuazione degli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030. E’ stato, infatti, pubblicato l’avviso per la cessione di materiali legnosi del Parco reale e del Giardino Inglese per finalità di recupero e valorizzazione, nell’ottica di favorire lo sviluppo di una filiera territoriale etica ed ecocompatibile.
L’iniziativa è inserita nell’ambito di una pianificazione strategica dei futuri interventi sul patrimonio arboreo volti ad attivare e organizzare risorse anche attraverso progetti di grande valore simbolico che rispondano però a criteri di fattibilità a sostenibilità.
La partecipazione è subordinata alla presentazione e attuazione da parte degli operatori interessati di un progetto che riesca anche ad esaltare il valore storico del legname e a ridurre la quantità di materiale da destinare allo smaltimento.
L’aggiudicatario dovrà provvedere alla rimozione completa dei tronchi e dei rami, al caricamento e trasporto con modalità e mezzi idonei, alla pulizia dell’area limitrofa e alla sistemazione del terreno sottostante. E’ fatto obbligo anche la presentazione di un report sulle lavorazioni svolte e sulle azioni di recupero e valorizzazione dei materiali. L’esecuzione delle operazioni è da ritenersi a titolo di compensazione per la cessione del materiale.
Si tratta di una procedura sperimentale che sarà, però, anche occasione di avvio di un percorso di gestione e recupero dei residui di materiale legnoso derivanti dalla manutenzione ordinaria del Parco.
“CUPRESSUS MACROCARPA”
E’ esclusa dalla procedura l’esemplare di “Cupressus Macrocarpa” abbattuto dagli avversi eventi atmosferici del 23 dicembre scorso che attraverso avanzatissime tecniche di “recupero” diventerà una “Testimonianza“ all’interno della Reggia. Per la direzione è di enorme importanza.
Il Cupressus Macrocarpa, di cui il Giardino Inglese custodisce altre quattro specie; il cipresso è stato, probabilmente, uno dei primi ad essere impiantato nel complesso vanvitelliano, tra il 1873 e il 1876.
Gli interventi di monitoraggio pregressi e attuali
E’ in atto un’analisi tecnico-specialistica per comprendere le cause del cedimento. Il cipresso era stato già in passato oggetto di un intervento all’apparato radicale e di una successiva prova di trazione che non avevano fatto emergere situazioni preoccupanti.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 23 Gennaio 2020 - 11:50