Bologna. Sono circa 40mila le ‘sardine’ scese in piazza oggi pomeriggio a Bologna ad una settimana dal voto delle Regionali in Emilia Romagna . “La piazza è già stracolma: ci sono già 35-40mila persone”, ha detto il leader del movimento Mattia Santori, a margine della manifestazione. “Abbiamo scelto piazza VIII agosto – ha spiegato -, perché era più grande e facile da gestire, ma potevamo andare in una piazza grande il doppio”. L’evento organizzato dalle sardine è iniziato con l’esibizione dell’inno ‘6000 (siamo una voce)’ del cantautore ravennate MaLaVoglia. Piazza VIII Agosto, si è riempita per il ‘concertone’ che vede protagonisti anche personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. “L’apparizione delle Sardine è stata come un raggio di sole dopo che piove per un mese: uno respira”. Ha detto Francesco Guccini, in un video proiettato in piazza, nel quale incontra i ragazzi fondatori del movimento. “Le Sardine hanno dato voce a un mucchio di gente con cui la sinistra aveva perso contatto.. la sinistra, tutti quei vari gruppi”, ha detto Guccini, aggiungendo: “altro che ‘prima gli italiani’, ci sono anche italiani contrari a questi slogan, alla prepotenza e all’arroganza”. L’evento cade a due mesi dalla prima manifestazione spontanea in piazza Maggiore, a Bologna, che ha dato il via al movimento di piazza antipopulista in tutta Italia. “Non abbiamo mai voluto esserlo, ma abbiamo capito che per tante persone siamo la prima vera alternativa al sovranismo e al populismo di destra”. Ha detto Mattia Santori, portavoce del movimento, a margine dell’evento in corso a Bologna. “Non era stato previsto all’inizio – aggiunge -, per noi è una grossa responsabilità, ma anche una speranza per quello che potrà avvenire da qui in futuro”. “Non molleremo di sicuro se il centrosinistra perderà le elezioni in Emilia Romagna. Come movimento delle sardine non temiamo una sconfitta della coalizione di centrosinistra, non temiamo la vittoria della Borgonzoni, in questa regione”: ha continuato Santori. Una eventuale vittoria in Emilia Romagna della senatrice leghista in corsa per il centrodestra alla guida della regione “la temiamo a livello personale perchè sappiamo gli effetti che avrà nei prossimi 5 anni ma non la temiamo come movimento delle sardine – ha ribadito Santori – perchè siamo in una fase di costruzione e torneremo a costruire un fenomeno e una dimensione nazionale”. “L’unità paga, è la prima richiesta che abbiamo avanzato nelle altre regioni, ma riscontriamo che non viene ascoltata. Il problema è che il centrodestra si presenta unito, mentre a sinistra non si capisce mai dove sia la vera alternativa”. Ha detto ancora Santori.
Circa cinquecento sardine si sono date appuntamento oggi anche in Plaa del Rei a Barcellona accogliendo anche gruppi locali uniti dai medesimi ideali. Dalla capitale catalana un appello alla cultura europea e alla universalità dei suoi valori. Hanno partecipato, tra gli altri, L’Unidat contra el Feixisme i Racisme UCFR, Mediterranea Bcn, Fridays for the future, Asamblea Chile Desperto Barcelona con il flash-mob “Un violador en tu camino” che fa riferimento al collettivo femminista cileno Las Tesis che l’ha lanciato il 25 novembre. Piero Pesce, cantautore calabrese da molti anni a Barcellona, ha accompagnato con la chitarra i vari interventi intonando alcune canzoni tra cui anche Bella Ciao. Si potevano portare libri da scambiare e partecipare all’iniziativa ‘sardine a colazione’, una raccolta di sardine in scatola, caffè, latte, zucchero e biscotti da devolvere in beneficenza all’Hospital de Campanya, il progetto di accoglienza delle persone senza fissa dimora che ha sede nella chiesa di S. Anna vicino a Plaa Catalunya.
“Ho visto che le Sardine fanno un partito e vogliono cancellare i decreti sicurezza”, ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, a margine di un appuntamento elettorale a Cattolica, nel Riminese. “Chi è contro le forze dell’ordine, chi è contro la difesa del nostro territorio, delle nostre e dei nostri bimbi è lontano da me – ha aggiunto il leader leghista -. Siamo in democrazia è quindi domenica prossima anche in Emilia-Romagna si deciderà fra chi vuole cancellare i decreti sicurezza e chi invece crede che la sicurezza sia un valore fondamentale”.
Articolo pubblicato il giorno 19 Gennaio 2020 - 19:42