Parte da Pollena Trocchia, la crociata di dirigenti scolastici, insegnanti, collaboratori scolastici, genitori, contro la partecipazione al Festival di Sanremo del rapper Junior Cally, la cui presenza chiamerebbe in causa la Rai, secondo quanto sostengono i promotori della petizione avviata online, ”con l’accusa infamante di complicita’ e favoreggiamento della violenza sulle donne”. Per la dirigente dell’Istituto Comprensivo Gaetano Donizetti di Pollena Trocchia, Angela Rosauro, la presenza sul palco del rapper romano, infatti, non farebbe altro che ”sdoganare all’Ariston la violenza sessuale e il femminicidio”, ed e’ per questo che ieri ha avviato una petizione online (www.petizioni.com/no_violenza_sulle_donne_no_a_cally_a_Sanremo, riuscendo ad ottenere in poche ore quasi 500 adesioni e più di 2500 condivisioni in varie zone d’Italia. ”Inutile riempire le strade con le scarpette rosse e fare manifestazioni contro il femminicidio – ha sbottato la dirigente – se poi la tv pubblica, con il grande megafono dell’Ariston, consente di sdoganare la violenza sulle donne ed il femminicidio. Non possiamo dare questo esempio ai nostri ragazzi, ai giovani, ai quali cerchiamo di trasmettere i valori del rispetto dell’altro e della non violenza”. Nella petizione, che ha fatto il giro d’Italia in meno di 24 ore, e indirizzata alla Commissione parlamentare di vigilanza Rai, i firmatari ”a nome di tutti i bambini e le bambine e di tutti i ragazzi e le ragazze a cui ci rivolgiamo ogni giorno affinché costruiscano un armonico progetto di vita personale e sociale”, scrivono che e’ ”vergognoso nonché pericolosissimo, in termini educativi e formativi, che sia concessa la partecipazione al festival della canzone italiana di Sanremo, al rapper Junior Cally che non disdegna nelle sue canzoni di definire le donne e il rapporto con esse con versi discutibili”
Articolo pubblicato il giorno 21 Gennaio 2020 - 13:46