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Ordine dei medici: Nancy Coppola invita alla vaccinazione anti HPV

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Uno spot video che sarà proiettato in tutte le stazioni del circuito Video 
Metrò di Napoli e che promette già di diventare virale tramite i social 
network, facendo presa su tutte le giovanissime mamme e invitandole alla 
prevenzione del papilloma virus. L’Ordine dei Medici di Napoli ha scelto 
di affidare questo messaggio tanto importante ad uno dei volti della 
musica più amati nella fascia di popolazione interessata, vale a dire 
quello di Nancy Coppola, la “mamma cantante”.
Nel video l’artista ricorda l’importanza della vaccinazione contro il 
papilloma virus, parlando alle giovani donne (e mamme) in maniera diretta 
e spontanea.
Come riportato dall’AIRC, in Italia l’8,5 per cento di tutti i tumori è 
legato alla presenza di virus che, utilizzando meccanismi e strategie 
differenti, riescono a infettare le cellule sane e a dare il via ai 
processi di formazione del cancro. Tra i virus più noti per il loro legame 
con il cancro c’è il papilloma virus umano (HPV), responsabile di circa il 
20 per cento dei 31.000 casi di tumore causati da virus che si verificano 
ogni anno. Se fino a qualche anno fa la ricerca si è concentrata solo sul 
rapporto tra HPV e tumore della cervice uterina, sono sempre più numerose 
le prove che dimostrano come il papilloma virus abbia un ruolo anche in 
altri tipi di cancro, non solo femminili e non solo dell’area genitale.
La scelta di trasferire un messaggio importante grazie al volto e alla 
voce di una cantante tanto amata si lega anche all’iniziativa che l’Ordine 
dei Medici di Napoli sta mettendo in cantiere contro la violenza nei 
confronti degli operatori sanitari. «Parte di qui il percorso che molto 
presto ci porterà a realizzare un Live Aid grazie la quale potremo 
sensibilizzare tutti su un tema tanto drammatico, ma anche raccogliere 
risorse per dare un nostro contributo a iniziative di sensibilizzazione», 
dice Silvestro Scotti.
Già Annunciata nei giorni scorsi, l’idea del Live Aid dal titolo «Aiz’ a 
voce…per cantà: non più violenza in sanità» nasce dalla volontà di dire 
ancora una volta “basta alle aggressioni” che purtroppo si ripetono con 
una frequenza drammatica. »Le aggressioni ai medici – rinasce  Scotti – 
sono un fenomeno che riguarda tutti. Chi aggredisce un medico aggredisce 
se stesso, perché mette a rischio chi può curarlo e, spesso, salvargli la 
vita. E’ importantissima dunque l’informazione e l’esempio».


Articolo pubblicato il giorno 13 Gennaio 2020 - 14:13

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