Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari che, all’indomani dell’ennesima chiusura del parco della villa Floridiana e del museo Duca di Martina, avvenuta il 23 dicembre scorso, aveva inoltrato una nota indirizzata sia al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, sia al direttore del Polo museale della Campania, dott.ssa Anna Imponente, con la quale si chiedeva, tra l’altro, di rendere noti tempi e modalità per la riapertura di villa e museo, all’indomani della fine delle festività natalizie e a seguito di un ulteriore sopralluogo effettuato stamani, ha potuto constatare che i cancelli restano ancora sbarrati con l’unico cartello, affisso su una sbarra posta dietro i cancelli dell’ingresso in via Cimarosa, con l’avviso della chiusura “per la caduta di alberi di alto fusto”, avviso che prosegue indicando genericamente che museo e parco “verranno riaperti non appena saranno effettuate le verifiche di sicurezza”. Verifiche che non si sa, allo stato, se siano state avviate e quanto tempo presumibilmente richiederanno”.
" Intanto - afferma Capodanno - prosegue la processione delle tante persone che ogni giorno si recano presso l'accesso, nella speranza di poter nuovamente accedere alla villa Floridiana, unico polmone a verde pubblico a disposizione dei circa 50mila abitanti del quartiere Vomero. Tanti anche i turisti che si arrampicano sulla collina nella speranza di poter ammirare le magnifiche quanto uniche collezioni di ceramiche esposte nel museo di Duca di Martina".
" Non ancora resi noti, al momento - prosegue Capodanno, neppure i tempi nei quali verranno stanziati, appaltati e realizzati i lavori per la sistemazione del parco, per i quali fin dal mese di marzo dell'anno scorso, quindi dieci mesi addietro, fu annunciato, attraverso i mass media, lo stanziamento di ben due milioni di euro, senza che a tutt'oggi risulti che siano state almeno avviate le procedure operative per la gara d'appalto. Ne si hanno notizie, al momento, sulla durata dei lavori, per consentire, al completamento, la riapertura al pubblico di tutte le aree del parco, comprese quelle che da anni sono interdette per i pericoli derivanti dalla caduta di alberi ma anche per lo stato di degrado di viali e aiuole, oltre che per la totale mancanza di personale espressamente addetto alla vigilanza, alla guardiania e alla manutenzione del parco ".
Domande che Capodanno ripropone ancora una volta sia al Ministro Franceschini, sia al direttore del Polo museale della Campania, auspicando che finalmente ci siano risposte chiare e definitive e che non continui l'assordante silenzio registrato sino ad oggi, o, peggio ancora, la politica degli annunci, poi smentiti dai fatti, che ha caratterizzato sinora le vicende dell'antico parco borbonico.
Articolo pubblicato il giorno 8 Gennaio 2020 - 18:00