โLa nostra dura opposizione, con tanto di voto contrario in aula, alla norma che dร il via libera alle pratiche di sanatoria edilizia in piena zona rossa, ha trovato pieno riscontro nelle contestazioni espresse dallโufficio legislativo del Ministero della Giustizia. Un testo nato da un inciucio palese tra la maggioranza di De Luca e il centrodestra di Caldoro e Cesaro, che avrebbero voluto far passare sottotraccia adoperando lโespediente grottesco di inserirlo in una legge sulla riduzione della plastica monouso. Nellโesprimere il nostro voto contrario, abbiamo sottolineato fin da principio lโinopportunitร di una norma in evidente contrasto con una sentenza del Consiglio di Stato che stabilisce lโinedificabilitร in zona rossa. Sentenza che ribadisce lโimpossibilitร a condonare immobili, anche se realizzati in epoca antecedente allโapposizione del vincolo, purchรฉ in contrasto col vincolo di inedificabilitร assoluta posto per la zona rossa dalle norme nazionali del 1985 e da quelle regionali definite dalla legge 21 del 2003โ. Lo dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione.
โEโ paradossale โ sottolinea Viglione – che un tema cosรฌ delicato come quello dellโabusivismo edilizio non puรฒ assolutamente essere trattato in maniera cosรฌ superficiale. Quella che si รจ tentato di mettere in atto รจ una manovra dal sapore squisitamente elettoralistico che, stando allโimpugnativa degli uffici del Guardasigilli, si rivela come lโennesima presa in giro per tanti cittadini che nel proprio diritto alla casa non devono in nessun modo vedere messa a rischio la propria incolumitร โ.
Articolo pubblicato il giorno 21 Gennaio 2020 - 17:38