Sulla leadership dei Cinquestelle “non ci poniamo il problema dei tempi o dei poteri, ma di guidare il M5S nella riorganizzazione. In ogni caso, da capo politico ho tutti i poteri previsti dallo statuto”. Lo dice il ‘reggente’ dei Grillini nel post Di Maio, Vito Crimi, intervistato dal Corriere della Sera e Il Messaggero: “Nessun passacarte, ora il capo (del M5S-ndr) sono io” sottolinea. Crimi sente una grossa responsabilita’: “Ho avuto tantissimi attestati di stima, attivisti e colleghi si sentono rassicurati. Mi dicono che sono la persona giusta per condurre il Movimento in questo momento di crescita, alla luce della mia lunga esperienza. Ma non faro’ nessuno strappo, lavorero’ in continuita’ con il percorso che Luigi ha avviato e che io devo portare avanti alla luce delle criticita’ rilevate”. Grillo, che ha mantenuto finora il silenzio, “e’ sereno” assicura Crimi. Certo, “ci sara’ una fase nuova che sara’ discussa da tutti nelle sedi opportune”. Venendo agli obiettivi politici, la guida M5s, ricorda che il Movimento non e’ mai stato contro l’Europa “ma va rifondata. Con il nuovo governo stiamo contribuendo a migliorarla”. Il rapporto con il premier Conte non e’ “mai stato conflittuale, ma sempre di leale confronto e collaborazione. E cosi’ continuera’ ad essere” Anche perche’ l’elenco dei risultati ottenuti “e’ sbalorditivo”. Si lavorera’ in continuita’, “a partire da Autostrade” e si andra’ avanti con l’esecutivo anche se Salvini vincesse le Regionali: “Il governo ha un cronoprogramma da definire e attuare, al di la’ delle tornate elettorali”. Crimi esclude di tornare a governare con Salvini (“Ha dimostrato di essere inaffidabile e codardo”) e non teme il ‘fuoco amico’ nel Movimento: “Chi non rispetta i patti non mi fa paura, mi fa pena”. Fra i possibili avversari comunque non c’e’ Di Battista: “Alessandro e’ come un fratello. Non mi pongo alcun dubbio sulla sua lealta’, prima che a me al Movimento”. (
Articolo pubblicato il giorno 24 Gennaio 2020 - 09:02