Ospina 5,5 – Non benissimo sulla respinta che tiene viva l’azione della Lazio e porta al cross su cui nasce il rigore. Una goffa respinta si infila in porta, ma viene salvato dal fuorigioco. Per il resto non è molto sollecitato e si mette in mostra più che altro nel far partire l’azione.
Hysaj 4,5 – Lascia i compagni in 10 e rischia di rovinare la gara. Da dimenticare entrambi gli interventi: sul primo vede arrivare l’avversario, altrimenti non si spiega quel rischio, e sul secondo è ingenuo nell’affondare l’intervento lontanissimo dalla porta.
Manolas 7,5 – Insuperabile. Si conferma il migliore in difesa, chiudendo senza sbavature nonostante quasi un’ora di assedio della Lazio. Velocissimo, recupera su Correa a campo aperto. Nel finale svetta su ogni pallone, da vero guerriero. Ed al fischio finale corre ad esultare sotto la curva.
Di Lorenzo 6,5 – Deve subito fare gli straordinari, poi dopo il rosso torna da terzino destro e può mostrare tutte le sue qualità nelle due fasi di gioco. Ripresa di sofferenza, dove stringe e va a dare una mano sui tanti palloni nel cuore dell’area.
Mario Rui 6,5 – Ha poche possibilità per spingere, per gran parte del match è chiamato a spingere e non commette particolari errori. Su una delle rare discese, è clamoroso l’incrocio dei pali all’85’.
Lobotka 6 – Non demerita, smista bene il gioco ed elude la pressione. Ma viene sacrificato dopo l’espulsione per l’inserimento di un difensore (dal 22′ Luperto 6 – Una svirgolata, qualche disimpegno zoppicante, ma per il resto limita i danni senza troppi rischi)
Demme 7 – Nulla di trascendentale, ma essenziale quanto tremendamente fondamentale. Solo col posizionamento dà equilibrio alla squadra, capendo quando c’è da pressare e quando c’è da compattarsi davanti alla difesa. Emblematico il fallo che subisce a fine primo tempo, piazzandosi davanti a Parolo ed assorbendo l’inserimento centrale. Nella ripresa i compagni calano, lui continua a correre ed al 94′ esce ancora in pressione. Il San Paolo è già innamorato di Diego.
Zielinski 6,5 – Dopo il rosso riesce a sdoppiarsi bene nelle due fasi di gioco. Riesce ad essere lucido fino alla fine, sacrificando in chiusura da terzino doppo l’usicta di Insigne.
Callejon 5,5 – Non incide più di tanto, poi in dieci uomini può dedicarsi ad un lavoro più senza palla che gli riesce abbastanza bene. Intuendo un calo, viene sacrificato per una mezzala vera (dal 67′ Elmas 6 – Ha un buon impatto, chiude sull’esterno da terzino e poi con caparbietà riesce ad allungare la squadra)
Milik 5,5 – Dura la vita soprattutto nel secondo tempo, isolato e fatto fuori quasi sempre in mezzo a tre. Sfortunato su un colpo di testa ben indirizzato che dà a tutti l’illusione del gol. Generoso in pressione, nel finale arretra fino a chiudere nel cuore dell’area.
Insigne 7,5 – Rompe la maledizione con il gol, trovando il vantaggio al primo spunto dopo una bella percussione. Al di là del gol, si conferma il trascinatore della squadra. Nella ripresa il Napoli si abbassa e finisce quasi da terzino a chiudere le traiettorie interne di Lazzari. Chiama il pubblico, si danna l’anima e poi esce esausto (dal 77′ Fabian sv)
Gattuso 6,5 – Propone un Napoli più compatto, per ridare probabilmente sicurezze alla squadra, e per questo forse esclude nuovamente Lozano per confermare Callejon in un momento difficilissimo. Schiera entrambi i nuovi acquisti, ma dopo 22′ col rosso sceglie di escludere Lobotka per arretrare Callejon. Nella ripresa, di sofferenza pura, probabilmente Lozano a campo aperto avrebbe fatto comodo, ma opta per Elmas per chiudere e allungare la squadra e poi per Fabian.
Articolo pubblicato il giorno 21 Gennaio 2020 - 23:14