Ospina 7 – L’errore madornale con la Lazio è alle spalle. Ritrova il sorriso ipnotizzando Iemmello dal dischetto e ricevendo l’abbraccio di tutta la squadra che testimonia la stima nei suoi confronti.
Hysaj 6 – Presidia la propria zona con ordine, si disimpegna bene in uscita senza prendersi particolari rischi. Viene punito, probabilmente in modo ingiusto, in occasione del rigore.
Manolas 6,5 – Concentrato dal primo all’ultimo minuto, non sbaglia un intervento. Interpreta la gara col piglio giusto, dando l’esempio ai compagni, ringhiando poi in faccia all’arbitro dopo la parata di Ospina su un rigore contestato.
Di Lorenzo 6 – Confermato da centrale, risponde con una prestazione attenta, solida. Il Perugia non crea grossi pericoli, ma resta lucido fino alla fine.
Mario Rui 6 – Come ruolo forse accusa più di tutti la fatica per l’impegno ravvicinato e molto duro contro la Lazio. Non rinuncia ad accompagnare l’azione, ma senza sfondare come suo solito.
Elmas 6 – Qualche buona giocata, ma anche tanti errori. Non sfrutta l’occasione, non riuscendo a mettersi in mostra da mezzala sinistra.
Fabian 6 – Anche col Perugia, mostra i suoi pregi e difetti da vertice basso. La qualità non manca, ma tocca tante volte il pallone e perde un paio di palloni che il Perugia non concretizza in ripartenza (dal 65′ Demme 6 – Circa venticinque minuti per prendere confidenza con i compagni ed il San Paolo, dando un assaggio delle sue caratteristiche, essenziali con scarichi semplici, protezione difesa e aggressività)
Zielinski 6,5 – Sicuramente il migliore del terzetto di centrocampo. Ha diversi spunti e quando cambia passo spacca il Perugia centralmente, va anche in gol ma annullato per fuorigioco (dall’84’ Allan sv)
Lozano 6,5 – Si procura un rigore che l’arbitro non ravvede, si ripete più tardi e permette ad Insigne di sbloccare dal dischetto. Una conclusine ben indirizzata viene respinta, ma è sempre nel vivo del gioco e dà segnali di crescita (dal 74′ Callejon sv)
Llorente 6 – Qualche sponda che mette in difficoltà il Perugia, mandando dentro i compagni. Non a suo agio quando è chiamato a fraseggiare palla a terra, ancora di più nello stretto quando gli esterni offensivi che si accentrano.
Insigne 7 – Ritrova il sorriso con una doppietta, seppur da calcio di rigore. Spiazza due volte il portiere e si va a prendere l’abbraccio dei tifosi. Conferma il buon momento sul piano del gioco, al di là delle reti, giocando sempre per i compagni.
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