Una nuova flotta di 40 nuovi treni elettrici per le linee ferroviarie di Napoli e provincia, la cosiddetta Circumvesuviana, che portera’ a un significativo decongestionamento del traffico e a una sensibile riduzione dell’inquinamento nell’intera area. E’ l’obbiettivo dell’investimento quinquennale dell’Eav (Ente autonomo Volturno, gestore delle linee ferroviarie campane) sostenuto dalla Banca europea per gli investimenti con un prestito di 68 milioni di euro. Il finanziamento della Bei, riferisce una nota, ha la garanzia del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), uno dei pilastri del Piano di investimenti per l’Europa, conosciuto anche come Juncker Plan. L’investimento di Eav ha un valore complessivo di circa 220 milioni e permettera’ la sostituzione di 40 treni che hanno raggiunto la fine della loro vita utile. I nuovi treni saranno impiegati nelle sei linee della Circumvesuviana che servono l’area con una delle piu’ alte densita’ di popolazione in Europa: 47 comuni con circa 2,5 milioni di abitanti. La linea piu’ importante e’ la Napoli-Sorrento che, oltre al traffico pendolare, serve un numero significativo di destinazioni turistiche e siti del patrimonio culturale come Ercolano e Pompei. Sotto il profilo occupazionale, durante la fase di costruzione saranno generati 1.347 posti di lavoro, mentre 46 saranno i nuovi posti permanenti in fase di gestione. “Nell’area metropolitana di Napoli le linee della Circumvesuviana hanno una valenza strategica per pendolari e turisti: sono quindi orgoglioso che la Bei sostenga questo progetto, per le ricadute sociali e perche’ il passaggio a nuovi treni elettrici avra’ un impatto notevole sulla riduzione dell’inquinamento, contribuendo agli ambiziosi ma raggiungibili obbiettivi che Unione europea e Bei si sono date”, ha dichiarato Dario Scannapieco, vicepresidente della Bei. Paolo Gentiloni, commissario Ue all’economia, ha dichiarato: “Il prestito di 68 milioni di euro per l’acquisto di 40 nuovi treni della Circumvesuviana risponde ai bisogni quotidiani dei napoletani e promuove la vita culturale e lo sviluppo economico della regione partenopea. L’Unione europea e’ un’alleata dei suoi territori e con il Piano Juncker continua ad apportare vantaggi concreti per i cittadini. Ora lavoriamo per rafforzare e moltiplicare questi interventi, che hanno anche il merito di coniugare gli obiettivi di sviluppo con la lotta al cambiamento climatico”.
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