Un Consiglio comunale “particolare” quello che si è tenuto a fine anno. Un Consiglio comunale che, secondo l’ex primo cittadino, non ha approvato niente.
Ma se non ha approvato niente, qualcosa l’ha bocciata ed è il caso del Piano di Razionalizzazione delle partecipate che, come spiega in un comunicato stampa “Insieme per Scafati”, è obbligatorio per legge e che quindi rende ancora più inconsistente, “Pesante il già complicato avvio della Amministrazione Salvati dopo le elezioni del Giugno scorso”.
Si entra nel merito: “La mancata adozione degli atti previsti dal D. Legs. 175/16, infatti, è una grave omissione e comporta una sanzione amministrativa da un minimo di euro 5.000 a un massimo di euro 500.000 ( salvo il maggiore danno eventualmente rilevato ) comminata dalla Corte dei conti. Questi atti di ordinaria amministrazione, non adempiuti, dimostrano la incapacità di amministrare.”
“Insomma – per i Consiglieri Russo, Ambrunzo, Carotenuto e Grimaldi -, piove sul bagnato, e la responsabilità ha sempre il solito nome: il Sindaco Salvati e la sua maggioranza continuamente dilaniata ed inconcludente. E’ evidente che il Sindaco non sia riconosciuto come tale né dai suoi consiglieri, nè dalla macchina amministrativa.
È, a tal proposito, incredibile come il Sindaco non si sia accorto di come il Ragioniere capo ( funzionario a part-time, un altro scandalo di questa Amministrazione) abbia omesso nella preparazione della delibera di inserire tra le partecipate dell’Ente la società Scafati Sviluppo, società della quale il Comune detiene il 100% delle quote ed il potere esclusivo di nomina e controllo dei relativi Organi. Una società titolare di un patrimonio che, in quanto fallita, è ora amministrato dagli Organi Fallimentari. Ma il Comune ha il diritto/dovere di continuare a seguire tale vicenda con attenzione sia per valutare gli atti dei suddetti Organi, sia perché Scafati Sviluppo potrebbe ritornare addirittura in positivo dopo la vendita dei beni immobili di cui ha la proprietà (I beni immobili sono costituiti dai capannoni edificati e dal suolo ancora libero nell’ area ex Copmes).
E’ necessario, pertanto, che il Sindaco e gli Organi della Scafati Sviluppo riferiscano con urgenza al Consiglio Comunale sullo stato della situazione.
Sullo stesso Consorzio delle Farmacie la proposta di delibera bocciata era orientata al pressappochismo, per non dire di alcuni tratti decisamente opachi che vanno, anch’essi, rapidamente chiariti.
Insomma, come sul resto, l’attuale Amministrazione non riesce proprio ad “andare oltre“.
Il mestiere di Sindaco, è vero, è complicato. Se non ce la fai, però, sarebbe giusto trarne le conseguenze. E dimettersi.”
Maddalena Cerasuolo
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