Primo giorno di lavoro per Marco Valentini, nuovo prefetto di Napoli, che incontra i vertici delle forze dell’ordine e i giornalisti. “Napoli e’ una realta’ complessa, ma e’ patrimonio preziosissimo dell’Italia per il quale l’attenzione del ministro dell’Interno e’ alta”, dice. Le priorita’ della sua azione saranno frutto di “scelte condivise”, spiega. “Ho presenti alcune cose – puntualizza – ma ho il dovere di confrontarmi con il sindaco, il presidente della Regione e i magistrati. Prima di fare fughe in avanti, vorrei che le priorita’ fossero frutto di un lavoro condiviso, nell’ottica di avere risultati che si vedano”. Le complessita’ di Napoli, a giudizio di Valentini, vanno viste con “occhio realistico. Non bisogna ne’ minimizzare ne’ sopravvalutare i problemi. Ognuno faccia il suo dovere”. La sfida “piu’ importante e’ mantenere in vita la comunita’, la coesione sociale. Una istituzione deve viaggiare su due binari, sostenere le condizioni di disagio e guardare al futuro. Le due cose non sono in contraddizione”. Per Valentini, “non servono leggi nuove per fare passi avanti, ma un radicale efficentamento della macchina pubblica” e la “protezione dei cittadini e le garanzie per i loro diritti sono un punto fermo”. “Il bene comune e l’interesse generale del territorio sono indivisibili. Ho le mie idee sul lavoro da svolgere ma mi devo confrontare con il territorio – aggiunge- Napoli ha l’attenzione nazionale e vorrei capovolgere la narrazione della citta’ basata su cose negative. Le difficolta’ ci sono, ci sono pero’ anche realta’ che esprimono forti valori civici. Avro’ un approccio con le energie migliori del territorio. Non dobbiamo essere schiacciati dalla quotidianita’, ma cercare strategie per la sicurezza e verificarne l’efficacia. Non mi sentirete fare annunci di qualcosa che a distanza di mesi non si sa che fine abbia fatto e voglio valorizzare le buone pratiche della societa’, integrando competenze nell’ambito di prigetti”. Impegno poi per “rafforzare tecnologie che consentono alle forze dell’ordine di fare prevenzione, e cioe’ videosorveglianza ma anche banche dati”. Anche sul fronte dell’immigrazione si puntera’ al lavoro con l’associazionismo. La prefettura sara’ “sempre aperta e operativa” anche con eventi culturali. Quanto alle baby gang, sono un fenomeno “preoccupante che non riguarda solo Napoli o l’Italia. Non e’ consolante, ma ci interroga perche’ parliamo di persone che hanno un futuro davanti e quindi vanno riconquistare, questo e’ l’impegno”.
Articolo pubblicato il giorno 28 Gennaio 2020 - 20:18