“Nel 2019 abbiamo raggiunto risultati importanti in materia di giustizia” e tra queste “‘Spazzacorotti’, che, come tutti sanno, ha la norma sulla prescrizione che entra in vigore da oggi. Io rispetto l’opinione di tutti, ma devo dire che sono molto orgoglioso del fatto che oggi 1 gennaio 2020 la prescrizione così come siamo stati abituati a conoscerla non esiste più, almeno per quanto riguarda la fase successiva alla sentenza di primo grado”. Così il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in diretta Facebook. “Adesso dobbiamo metterci al lavoro, compatti per la riduzione dei tempi del processo perché è giusto che tutti i cittadini abbiamo diritto a un processo che abbia una durata breve e ragionevole nel penale e nel civile. La riforma del processo civile è stata approvata in consiglio dei ministri già nel 2019 e adesso deve fare tutto il percorso parlamentare. Nel 2020 riforma del processo penale e civile per garantire una drastica riduzione dei tempi dei processi sono gli obiettivi più importanti su cui ci metteremo subito al lavoro” conclude il guardasigilli. “La via e’ stretta, qualcuno dovra’ mollare e non potra’ essere il Pd…”. Chi nei dem segue da vicino il dossier della prescrizione – e’ entrata in vigore la riforma Bonafede – non nasconde la difficolta’ che la maggioranza dovra’ affrontare per trovare un’intesa in tema di giustizia. Durante la conferenza stampa di fine anno Conte ha spiegato che la riforma “non e’ certo un obbrobrio” ma ha pure aperto alle esigenze dei democratici. “Ora – spiegano fonti dem – ci aspettiamo un confronto vero. Noi non alziamo muri, ma vogliamo garanzie sui tempi dei processi altrimenti si rischia il corto circuito”. In questi giorni e’ partito un dialogo sotto traccia, ma la soluzione ancora non c’e’. Il 7 gennaio la prima prova, il vertice a palazzo Chigi alla presenza del premier dovra’ servire secondo il partito del Nazareno a fare dei passi avanti affinche’ si sciolga il nodo della durata ragionevole dei processi. Il Pd ha presentato una proposta di legge (con la possibilita’ di estendere i tempi della sospensione dopo il primo grado) e intende portarla avanti, qualora non dovessero registrarsi delle novita’. Nessuna intenzione di votare la pdl Costa che impone lo stop alla norma contenuta nel Dl Spazzacorrotti. I termini per la presentazione degli emendamenti scadono l’8 gennaio, poi nel giro di pochi giorni si andra’ in Aula (“O si cancella riforma o faremo referendum”, osserva l’esponente azzurro). Con i renziani pronti a far convergere i propri voti con quelli di Forza Italia. Bonafede oggi cerca di calmare le acque. Dopo essersi detto orgoglioso dello stop alla prescrizione spiega: “Adesso dobbiamo metterci al lavoro, compatti per la riduzione dei tempi del processo perche’ e’ giusto che tutti i cittadini abbiamo diritto a un processo che abbia una durata breve e ragionevole nel penale e nel civile”. Ed ancora: “La riforma del processo civile e’ stata approvata in consiglio dei ministri gia’ nel 2019 e adesso deve fare tutto il percorso parlamentare. Nel 2020 riforma del processo penale e civile per garantire una drastica riduzione dei tempi dei processi sono gli obiettivi piu’ importanti su cui ci metteremo subito al lavoro”. “Da oggi entra in vigore una legge che stabilisce un po’ di fiducia in piu’ fra i cittadini e le istituzioni. Siamo un po’ di piu’ tutti uguali di fronte alla legge”, ha sottolineato anche Di Maio.
Articolo pubblicato il giorno 2 Gennaio 2020 - 07:48