50 Top Pizza, la prima e più importante guida on-line di settore, giunge alla sua quarta edizione. Dopo il trionfo ex-aequo, nel 2019, delle insegne I Masanielli di Francesco Martucci (Caserta) e Pepe in Grani di Franco Pepe (Caiazzo, CE), è tutto pronto per vivere un’altra lunga e appassionante cavalcata alla scoperta delle migliori pizzerie d’Italia e del resto del mondo.
Un progetto editoriale dal successo globale che, anche per il 2020, conferma la struttura della guida mondiale con tre grandi classifiche: Italia, Europa e USA. Liste che saranno affiancate, come di consueto, dai diversi premi internazionali dedicati ai locali del resto del mondo: Asia, Africa, Sud America, Canada, Oceania, Brasile e Giappone. Senza dimenticare il riconoscimento per la Migliore Pizzeria Napoletana fuori dall’Italia.
“Ovviamente il nostro – spiegano i tre curatori di 50 Top Pizza, Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere – rimane un progetto editoriale consultabile gratuitamente. Pensiamo che questo sia uno dei segreti della sua affermazione tra appassionati e addetti ai lavori. A dimostrarne l’attendibilità è anche l’enorme risonanza mediatica avuta in questi anni. Solo per l’edizione 2019, 50 Top Pizza ha potuto contare su quasi 900 uscite stampa, di cui oltre 240 estere, in ben 16 lingue differenti e toccando 18 Paesi in tutto il mondo, da gran parte dell’Europa alla Cina, passando per l’Australia, il Sudafrica, la Thailandia, il Brasile, la Russia, la Turchia e l’Argentina”.
Il primo appuntamento annuale è previsto ad aprile, all’interno del Teatro San Babila di Milano. Qui saranno svelate le insegne presenti in 50 Top Europe, ovvero le più valide del Vecchio Continente al di fuori dei confini italiani. Classifica che nel 2019 ha visto sul gradino più alto del podio 50 Kalò di Ciro Salvo Pizzeria London (Londra, Inghilterra). Al contempo verranno rese note le migliori 10 catene di pizzerie italiane, interessante novità del 2020.
“Portare sui palcoscenici di alcuni dei più importanti teatri italiani gli artefici di questa sorta di Rinascimento della pizza che stiamo vivendo – sottolineano Guerra, Pignataro e Sapere – è una scelta voluta, quasi in antitesi alla visione un po’ naif che si aveva, fino a qualche anno fa, nei riguardi del mestiere del pizzaiolo. Introdurre infine un riconoscimento per le migliori catene di pizzerie, pensiamo sia un atto dovuto. Bisogna prendere atto del numero sempre maggiore di bravi imprenditori del settore che riesce a replicare con successo un proprio format, senza mai perdere di vista il concetto di qualità”.
Nei mesi a seguire sarà il turno di 50 Top USA, per scoprire se Razza Pizza Artigianale (Jersey City, USA), incoronata nel 2019, sarà ancora la pizzeria più buona degli Stati Uniti.
Per finire il momento più atteso, quello del consueto ed emozionante gran finale presso il Teatro Mercadante di Napoli, in programma a luglio, quando si alzerà il sipario sulle migliori pizzerie del Bel Paese, 50 tra le 500 recensite dagli ispettori e giudicate per la qualità della proposta e per l’insieme dei servizi offerti al cliente, in seguito a visita in anonimato. Durante la stessa serata verranno altresì assegnati i diversi e ambiti premi speciali, nonché i riconoscimenti ai locali del resto del mondo.
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