I fatti del giorno

Gli ispettori del Ministero nella scuola dove i due Trapper hanno girato il video inneggiando a droga e armi

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Sono arrivati gli ispettori ministeriali all’istituto scolastico Aldo Moro di Marcianise, in seguito alle polemiche scoppiate dopo che i trapper casertani Bomberup e Joka (B-Art), hanno lanciato il loro singolo “Scuola” con un video girato proprio nell’istituto casertano; immagini e parole che stanno spopolando tra i piu’ giovani ma che hanno sconcertato docenti e genitori, tra insulti alla prof e fiamme che avvolgono il cortile della scuola, mentre i due trapper se ne stanno in piedi sulla cattedra. A far esplodere le polemiche sul video – di cui ha riferito Il Mattino – alcuni docenti dell’istituto casertano, che su proprie chat hanno criticato i toni usati dai due ragazzi; peraltro il dirigente dell’istituto Pietro Bizzarro ha ammesso di aver autorizzato un mese fa i due trapper a girare il video nel proprio istituto, spiegando di non aver però mai visto il contenuto, ma di sapere che si trattava di una canzone che doveva esprimeva il disagio e la critica verso un mondo scolastico che non riesce a dare risposte, soprattutto in aree difficili come è appunto quella in cui sorge Marcianise. Queste almeno erano le intenzioni; i due trapper, che dicono di “essere nati dentro a nu vic (dentro a un vicolo, ndr), vieni qua e nun trovi niente”, hanno pero’ usato gesti ed espressioni forti, indossando un passamontagna o usando la cartina geografica come fucile, parlando anche di spaccio di droga (“4 grammi nella busta” e ancora “questa vita non mi piace più, scendo in piazza e faccio spaccio”) come di una possibile soluzione al disagio, apostrofando in malo modo la prof, e avvertendola di farsi i fatti propri. “Non provare a far la furba se non divento un barracuda, questa scuola poi brucia”. Il video è stato girato tra l’interno della scuola e il cortile esterno. “La scuola rappresenta il punto di riferimento per i giovani, è un’istituzione che serve a forgiare le menti dei ragazzi e ad assicurare loro un futuro dignitoso e per questo la sua immagine non può essere lesa, derisa ed offesa da chi è in cerca di protagonismo e di gloria facendo uso ed abuso di oscenità, volgarità e violenza. La musica è una forma d’arte ma questa proposta da questi due tutto è tranne che arte, è solo volgarità e un inno alla violenza, questi due personaggi non possono essere accostati all’istituzione scolastica. Devono essere presi dei provvedimenti nei confronti di questi trapper.”, hanno commentato Il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e lo speaker radiofonico Gianni Simioli.


Articolo pubblicato il giorno 21 Gennaio 2020 - 18:40
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