Lunedì 6 gennaio, alle ore 18.30 il palcoscenico del Teatro Nest ospiterà il concerto Il Natale della Resistenza – Affabulazione pastorale per il Divino Avvento di Mariano Bauduin e Mimmo Napolitano. Lo spettacolo, patrocinato dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, racconta attraverso l’esecuzione di una vasta gamma di canti popolari il mondo di leggende auliche, fantasie popolari, incanti magici religiosi, antichi suoni che rievocano il tempo magico tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, momento in cui i morti si confondono con i vivi, e le creature diaboliche si aggirano per il mondo insieme agli angeli e ai santi. Alle canzoni tradizionali natalizie fanno da contrappunto canti politici che sono esempi della espressività musicale del popolo colta nei suoi momenti più significativi: il lavoro, lo svago, il divertimento, il rito, l’amore, la guerra, la protesta politica e sociale.
“Il programma ripropone il patrimonio di una cultura che si presenta con una fisionomia autonoma rispetto alla cultura dominante, in relazione alle trasformazioni formali che intervengono e alle necessità di adeguamento a condizioni diverse di vita – – spiega il regista e direttore del Beggars’ Theatre Mariano Bauduin – Per questa ragione il concetto tradizionale di folklore non può che trasformarsi in un atteggiamento nei confronti della espressività propria del mondo popolare, inteso come soggetto e protagonista di una propria vicenda che trova nel canto una delle più valide forme di espressione, radicata in modi musicali fortemente caratterizzati rispetto alle provenienze regionali. Proporre uno spettacolo di canzoni non è mai facile soprattutto quando le canzoni sono di origine popolare, dove l’erroneo attributo di “folklore” è sempre equivoco. In questo senso, il nostro canto diventa l’oggetto memorabile di una rivoluzione, una rivoluzione dell’identità che si vuole o si deve ribellare, la rivoluzione di un’anima che solo ribellandosi può sperare di ribaltare una condizione, uno stato sociale, una violenza”.
In scena con la voce recitante Maria Luisa Javarone, Gaetano Amore, Armando Aragione, Diletta Bonè Acanfora, Francesca Fedeli, Maurizio Graziano, Matteo Mauriello, Barbara Milizia, Maria Livia Passaretta, Pasquale Presutti e la Corale per San Giovanni, gruppo di laboratorio vocale permanente a cura di Mariano Bauduin.
Negli ultimi quattro anni il Gruppo Vocale de “Gli Alberi di Canto Teatro” diretto da Mariano Bauduin ha dato vita ad un laboratorio permanente, costituendo un coro formato da anziane donne, uomini e ragazzi coi quali si è attivato un lavoro sulla vocalità. Questo ha reso possibile la creazione della “Corale per San Giovanni”, elemento aggiunto alla struttura teatrale e vocale degli spettacoli del “Beggars’ Theatre – Il Teatro dei Mendicanti”.
“Il laboratorio permanente si basa sul principio di integrazione della nostra presenza di artisti sul territorio di San Giovanni a Teduccio dove sorge il “Beggars’ Theatre-Teatro dei mendicanti” – sottolinea Bauduin – la Corale rappresenta per me e per i miei collaboratori l’aspetto più importante di tutto il nostro progetto artistico e sociale. Dico aspetto, poiché essendo un coro formato da individui estremamente eterogenei e con livelli talmente diversi, sia anagraficamente che culturalmente, sarebbe sbagliato soffermarsi sull’individualità di ciascuno di loro. La forza di questo gruppo è nell’aver trovato nel canto la forma più autentica di unità e identità collettiva”.
Ph. Salvatore Pastore
Articolo pubblicato il giorno 2 Gennaio 2020 - 16:00 / di Cronache della Campania