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“Una prestazione imbarazzante, siamo una squadra senza anima e malata. Stiamo toccando il fondo e dobbiamo capire a cosa stiamo andando incontro”. Così Rino Gattuso, allenatore del Napoli, commenta ai microfoni di DAZN la sconfitta pesante contro la Fiorentina al San Paolo. “Oggi dobbiamo solo chiedere scusa ai tifosi e alla città”, ha aggiunto.
Anche il San Paolo non ha aiutato. “Non pensiamo al San Paolo. Siamo privilegiati, giochiamo a calcio, facciamo un lavoro che da bambini era un gioco. Non cerchiamo alibi. Il primo responsabile sono io, devo analizzare cosa non funziona. Il problema non è uno o due giocatori. Sembra che ci siamo incontrati stamattina, ci siamo messi la maglia e siamo andati in campo. Non possiamo continuare così, abbiamo toccato il fondo. “o coinvolto nel progetto? Ci mancherebbe, non sono venuto qui per stare uno o due mesi. Sarebbe troppo facile pensare al caso delle multe, la squadra sta dando tanto ma dobbiamo ritrovare l’entusiasmo e la voglia di saper soffrire”, aggiunge. “Mi piacciono le cose difficili, sapevo che lo era. Io e il mio staff dobbiamo trovare la soluzione. Stiamo rischiando e giocando con il fuoco”, prosegue Gattuso. “La squadra ha deciso di andare in ritiro, perchè non possiamo sottovalutare nulla. Dobbiamo guardarci in faccia e cercare una soluzione”-
C’è grande delusione nelle sue parole. “Durante la settimana vedo una squadra viva, che s’allena, che riesce a fare cose buone. Poi veniamo qui e siamo piatti, non proviamo a fare nulla, ci facciamo puntare e facciamo arrivare in area gli avversari. Anche nella manovra oggi non ha funzionato nulla. In questo momento mi viene difficile anche spiegare la partita. Ero convinto di poter fare una grande prova, invece son rimasto deluso. C’è da rivedere qualcosa. Siamo una squadra senz’anima, malata. Pensavamo di esserne usciti, invece siamo ancora malati”.
Perché Di Lorenzo centrale e Luperto a sinistra ad inizio partita? “Di Lorenzo ha giocato 3-4 partite, Luperto quando andava a sinistra potevamo sviluppare sia in palleggio che andare a giocare in avanti. Abbiamo cambiato solo la posizione di Luperto, ma alla fine non ci è andata bene”.
Insigne viene spesso raddoppiato. “Insigne e Callejon devono giocare vicini a Milik, ma oggi è successo pochissime volte. Bisogna sviluppare in maniera diversa, non fare sempre le stesse giocate. C’è da rivedere tantissime cose, stiamo facendo grandissima fatica”.
Le assenze di Koulibaly e Mertens pesano? “Sono giocatori forti, ma non deve essere un alibi. Ora bisogna stare insieme, vedere anche cosa dicono i calciatori. E’ un periodo in cui non funziona nulla. Avevo visto una squadra un po’ più viva, invece non abbiamo fatto passi indietro, siamo tornati addirittura alla partita col Parma, anzi anche peggio”.
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Articolo pubblicato il giorno 18 Gennaio 2020 - 23:33