Utilizzando documenti falsi, ma intestati a persone realmente esistenti (e ignare), avrebbero acceso finanziamenti, anche da migliaia di euro, in diversi centri commerciali dell’Emilia Romagna, prima di essere sorpresi e fermati nel Modenese. Protagonisti tre trentenni originari di Napoli che sono stati intercettati ieri dai carabinieri a Mirandola, dopo aver tentato l’ennesima truffa, non riuscita grazie all’attenzione di una addetta. Uno e’ stato arrestato per possesso di documento di identita’ fasullo valido per l’espatrio, gli altri due, invece, sono stati denunciati a piede libero. Secondo i militari dell’Arma (all’operazione hanno lavorato quelli di Carpi, Mirandola e San Prospero), i tre avrebbero acquistato attraverso finanziamenti truffa merce tecnologica anche nelle province di Bologna, Ravenna e Rimini. Sei i casi accertati, due (di cui uno solo tentato) nel Modenese negli ultimi giorni. Il terzetto avrebbe in questo modo messo le mani su merce tecnologica per migliaia di euro. I carabinieri stanno indagando per risalire a tutti i finanziamenti truffa aperti ed anche per capire se i tre trentenni possano essere collegati a contesti criminali piu’ ampi.
Articolo pubblicato il giorno 24 Gennaio 2020 - 18:09