Dall’1 gennaio dell’anno scorso i
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Per gestire al meglio tutte le operazioni, diverse aziende si sono dotate di un software per la fatturazione elettronica. Infatti non bisogna dimenticare che la fattura elettronica è un documento informatico, che ha un formato strutturato e che è trasmesso telematicamente.
L’obbligo della fattura elettronica è stato introdotto nella legge di bilancio 2018. L’obiettivo è stato quello di prendere dei provvedimenti specifici per contrastare l’evasione. Infatti l’Agenzia delle Entrate attraverso il sistema digitale messo a punto potrà effettuare controlli in tempo reale su tutti i dati che riguardano le operazioni di acquisto o di vendita che sono effettuate da coloro che possiedono la partita IVA.
Gli unici soggetti che sono esonerati dall’obbligo della fatturazione elettronica sono coloro che hanno una partita IVA aperta nel regime dei minimi e il regime forfettario. A questi soggetti si aggiungono anche i piccoli produttori agricoli.
Ma di che cosa si tratta precisamente, quando parliamo di sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate? Facciamo riferimento ad un sistema che, per via telematica, consente innanzitutto di consegnare la fattura al destinatario.
Allo stesso tempo questo sistema sottopone ad una verifica preventiva i dati indicati nella fattura, specificando l’indirizzo telematico del destinatario, che può corrispondere al codice univoco emesso o all’indirizzo PEC.
Quindi il sistema telematico è molto importante anche per controllare le fatture elettroniche, verificando che il file trasmesso contenga tutti i dati necessari. Inoltre a questa funzione se ne aggiunge sempre un’altra di controllo sulla partita IVA dell’altro soggetto, verificando che essa sia realmente esistente.
A quanto pare, dopo le iniziali perplessità correlate all’obbligo stabilito dalla normativa, la fatturazione elettronica è stata accolta in maniera generale in modalità piuttosto apprezzabili. Questo viene messo in evidenza dagli ultimi dati resi disponibili dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Infatti, come si può comprendere dai dati resi disponibili attraverso il sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate, la quantità di fatture elettroniche emesse ha superato la soglia dei due miliardi.
La media è stata di 5,5 milioni di file inviati nel corso di ogni giorno. Secondo il Ministero dell’Economia, si può affermare che la fatturazione elettronica ha trovato consenso presso i privati, confermandosi come un elemento strategico per garantire lo sviluppo del Paese.
Ma non soltanto la fatturazione elettronica è stata l’unica novità che è stata introdotta a livello delle normative economiche per il 2019. Infatti nel corso dell’anno che è appena passato, precisamente a partire dall’1 luglio, è diventata obbligatoria anche l’emissione dello scontrino elettronico.
Nella sua fase iniziale quest’ultimo è diventato obbligatorio per i soggetti il cui volume d’affari superi i 400.000 euro. Dall’1 gennaio del 2020, invece, tutti i commercianti hanno l’obbligo dello scontrino elettronico.
In ogni caso è stato stabilito che ci sarà una moratoria nelle sanzioni di sei mesi, quindi fino all’1 luglio di quest’anno, in modo da concedere la possibilità a coloro che non l’avessero già fatto di munirsi di un registratore telematico oppure di adattare ai nuovi obblighi di emissione dello scontrino elettronico il registratore di cassa che già usano.
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