Una ragazza di 30 anni e’ morta dopo essersi lanciata dal parcheggio multipiano del campus universitario di Salerno a Fisciano. E’ avvenuto intorno alle 11 di questa mattina. La 30enne non era una studentessa universitaria, ma era stata iscritta fino a qualche anno fa all’Ateneo salernitano, sostenendo qualche esame. Non si conoscono i motivi del gesto, ma, stando a quanto si apprende, avrebbe gia’ tentato, in passato, di farla finita. Sul posto, oltre ai sanitari del 118 che hanno constatato il decesso, la Polizia e i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti. Il pm della Procura di Nocera Inferiore ha liberato la salma che, intorno alle 13,30 e’ stata trasportata al cimitero di Lancusi. Quello di oggi e’ il secondo suicidio che avviene al garage multipiano e il quarto che accade al campus universitario di Salerno dal 2017. All’interno dell’Ateneo e’ presente un servizio di consulenza psicologica per gli studenti. “E’ una perdita tragica, tutta la nostra comunita’ esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia, agli amici, ai colleghi che in questi anni l’hanno conosciuta”. Cosi’ il rettore dell’Universita’ di Salerno, Vincenzo Loia in merito alla tragedia avvenuta questa mattina al campus di Fisciano dove una 30enne si e’ tolta la vita lanciandosi dall’ultimo livello del parcheggio multipiano. La donna, iscritta alla facolta’ di Medicina, ufficialmente non aveva mai effettuato domanda di rinuncia agli studi anche se da diversi anni non frequentava l’Ateneo. “E’ il momento forse per ricordare che i giovani vengono qui non solo per imparare cosa fare nel loro futuro, vengono qui per vivere. Ci consegnano una grandissima responsabilita’, che e’ anche quella della vita, di accompagnarli nel loro percorso di crescita. Questa e’ una grandissima responsabilita’ che non e’ quindi solo di trasformare i nostri giovani in dei competenti medici, avvocati, ingegneri, matematici ma quella di accompagnarli in un percorso di vita”, ha affermato il rettore dell’Universita’ di Salerno che ha anche illustrato due progetti a cui l’Ateneo stava lavorando da tempo. Martedi’, infatti, sarebbe stata discussa in Senato accademico una proposta per l’istituzione di “tre nuove figure professionali con profilo di supporto psicologico, ben consapevoli di quanto sia fondamentale per l’Universita’ supportare anche questo tipo di aiuto, con la stessa responsabilita’, lo stesso spirito di ferma decisione proprio per raccogliere questo tipo di disagi”. E’ gia’ in corso, inoltre, un procedimento amministrativo per “istituire un osservatorio sul benessere, una parola che ha un grande significato perche’ questa e’ un’Universita’ che e’ una citta’ con tutti gli aspetti positivi e con tutte quelle che sono le problematiche. Un osservatorio che vedra’ tutto l’Ateneo e la sua comunita’, quindi docenti, personale tecnico amministrativo, sindacati e studenti coinvolti per studiare, monitorare e dare ulteriori risposte”. Lunedi’ alla ripresa delle attivita’ e in occasione delle riunioni del Senato accademico e del consiglio di amministrazione, sara’ osservato un minuto di raccoglimento in memoria della 30enne.
Articolo pubblicato il giorno 24 Gennaio 2020 - 17:02