Foto archivio
Erano accusati di far parte di una rete capace di smistare chili e chili di hashish da Secondigliano e dall’area nord fino alla provincia di Benevento. Questa mattina però i giudici hanno stravolto le tesi dell’accusa sentenziando cinque assoluzioni e una sola condanna. Assolti da ogni accusa, perchè il fatto non sussiste, il 31enne di Napoli Gennaro Barone (difeso dall’avvocato Emilia Granata), Erminio Cavaiuolo (avvocato Angelo Leone), 34 anni, Raffaele Cavaiuolo (avvocato Ettore Marcarelli), 59 anni, Basilio Tanzillo (avvocato Fabrizio Ravone), 44 anni, di Solopaca, e, per non aver commesso il fatto, Gianfranco Di Donato, 30 anni (dall’avvocato Mariacarmela Fucci). L’unico condannato è stato Denis Di Donato: per lui un anno e tre mesi. Tutto era partito da un’indagine antidroga, denominata Pony express, diretta dalla Dda e condotta dai carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita nel maggio del 2015 e incentrata appunto sullo scambio di sostanze stupefacenti tra l’area nord di Napoli e l’area sannita.
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