Si vivrà in un mondo sempre più interconnesso, lo schermo sostituirà l’incontro fisico, le macchine prenderanno il posto degli uomini e, ben presto, l’essere umano diverrà un’ameba. Una visione decisamente molto tragicomica e, per ora, del tutto fuorviante. La tecnologia ha permesso all’uomo di fare passi da gigante in ambiti scientifici e farmaceutici permettendo di trovare cure a malattie che, fino a qualche decina d’anni fa, erano pressoché incurabili. Poi, però, c’è da sottolineare anche il ruolo negativo del progresso ma questa è un’altra storia.
Anche nel calcio di qualsiasi Paese, in Europa, in America, in Brasile od in Africa dovunque la tecnologia ha messo il proprio zampino. Arbitrare una partita di calcio è diventato molto più semplice grazie ai devices ed alle apps di cui dispongono i tecnici ad ogni incontro.
La rivoluzione della VAR
Questo è il sistema più innovativo e recente, arrivato in Europa negli ultimi cinque anni. La VAR ha letteralmente scombinato le carte in tavola mettendo, o – quantomeno – cercando di mettere, la parola “fine” a tutti gli scandali calcistici legati alla compra vendita di arbitri e direttori di gara. Non è una novità, infatti, che fin dai rami più bassi delle categorie calcistiche, esistano degli arbitri per così dire “di parte”. Con questo sistema, innegabile ed oggettivo, l’arbitrato dovrebbe diventare molto più sincero. Ma come funziona la VAR?
In poche parole, la VAR altro non è che un sistema di registrazione del match con telecamere poste in punti strategici del campo. Degli ufficiali di gara saranno a piena disponibilità dell’arbitro nel momento in cui sorgeranno dei dubbi riguardanti una decisione da prendersi. Sia essa riguardante un fallo, un rigore, una rimessa od un fuorigioco, la VAR interverrà mostrando una registrazione dettagliata dell’accaduto. Il sistema è molto simile al TMO.
Ci sono alcune differenze, però. Il TMO, ossia una registrazione rallentata dell’azione, può essere richiesta solo dall’arbitro mentre sono i tecnici VAR a fermare il gioco interrompendo l’azione. Insomma, la VAR ha un ruolo molto più invadente all’interno dell’azione di gioco e, talvolta, potrebbe anche rivelarsi inutile e dannosa per l’azione della squadra in possesso di palla.
Il controllo della Goal Line Tech
Questo sistema è assolutamente efficiente e quanto mai tecnologico. Si pensi solo al fatto che il punteggio di effettiva registrazione di un goal arriva al sensore da polso del direttore di gara in meno di un secondo. Ma come funziona questo sistema? In cosa consiste effettivamente la Goal Line Tech? Questo sistema è basato sul lavoro codipendente di ben 14 telecamere. 7 di queste monitorano le attività di una porta, 7 monitorano l’attività dell’altra. Questi sensori sono sparsi per il campo e sulla porta in modo tale che, al termine, converga un’immagine tridimensionale del pallone.
Una volta che l’immagine della palla si sarà creata nel computer centrale, si verificherà la posizione della stessa all’interno del campo da calcio. Si andrà, poi, a vedere se questa supererà o meno la linea di porta. In questo modo sarà impossibile sbagliare ancora sui fenomeni dei, cosiddetti, “goal fantasma”.
Articolo pubblicato il giorno 11 Gennaio 2020 - 13:42