Il panico Coronavirus sta mettendo a dura prova anche i mercati finanziari. Cresce il numero delle vittime del nuovo e letale virus, ancora poco conosciuto, e diminuisce la fiducia degli investitori, provocando così un vero e proprio crollo dei mercati di riferimento. I dati più disastrosi si registrano soprattutto in Cina, ma tutte le borse asiatiche non godono al momento di ottima salute, destando non poca preoccupazione.
Le notizie che arrivano dai vari mercati azionari asiatici non sono incoraggianti. Il China A50, il DJ Shangai, l’SZSE Component continuano a perdere punti percentuali, così come il Nikkei e il Kospi. Il timore? Quello che, a lungo andare, questo andamento negativo dei mercati asiatici possa influire negativamente su tutte le borse mondiali.
Aumenta di giorno in giorno la preoccupazione non solo per le condizioni sanitarie e per il rischio pandemia, ma anche per il tonfo dei mercati. Questo misterioso virus, che sembra essersi diffuso anche al di fuori della città di Wuhan che è stata individuata come focolaio, porta alla mente quello che accadde nel 2003 con la SARS. L’epidemia, in quel caso, ebbe effetti disastrosi sull’economia, bruciando oltre 50 miliardi di dollari. Un serio danno economico a livello globale, oltre che sanitario.
Del resto, in casi di emergenza sanitaria di questa portata è difficile evitare le ripercussioni sull’economia. C’è chi teme limitazioni ai viaggi da e per la Cina, con conseguente calo dei titoli quotati in borsa di compagnie aeree e tour operator. Non solo. Trema anche il mercato del lusso e della moda italiana, se si considera che i consumatori alto-spendenti del settore sono quasi tutti asiatici. Una situazione complessa, che di giorno in giorno va evolvendosi e che deve essere costantemente monitorata. Occhi puntati, quindi, sui vari indici azionari.
A dire il vero, l’attenzione degli investitori dovrebbe sempre essere focalizzata su questi ultimi, ma in casi di emergenza il consiglio è più valido che mai. Perché? Ce lo spiega Affari Miei con una risorsa molto completa e in grado di approfondire la questione. Ricordiamo che gli indici azionari altro non sono che panieri di azioni classificati in base a diversi fattori come, ad esempio, nazionalità, redditività e così via. Tra i più importanti indici mondiali segnaliamo NASDAQ, FTSE MIB, Nikkei 225, CAC 40, DAX 30 e così via. Conoscerli tutti e sapere quali sono i titoli che compongono ciascun paniere è una delle basi fondamentali del perfetto investitore, che saprà sfruttarli per creare profitti.
Articolo pubblicato il giorno 28 Gennaio 2020 - 06:54