La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai legali del professore di 41 anni, originario di Campagna, che, nel giugno del 2018, compì due rapine ai danni di altrettante coppiette che si erano appartate tra il centro commerciale “Le Bolle” e lo stadio “Dirceu”. I giudici hanno ritenuto inammissibili i motivi contenuti nella relazione dei legali e ha condannato l’uomo – già condannato in primo grado a tre anni di reclusione per rapina aggravata, consumata e tentata e per lesioni personali – anche al pagamento di un’ammenda di due mila euro e delle spese processuali.
Nello stesso giorno – secondo quanto ricostruito dai carabinieri – alle ore 23.30 la prima rapina ad una giovane coppia di fidanzati, durante la quale il 39enne si sporse dal finestrino all’interno della vettura armato di un grosso coltello. Il ragazzo, nel tentativo di difendere la fidanzata, cercò di afferrare il rapinatore per il braccio armato dal coltello, ma si ferì con un profondo taglio alla mano. Condotto al pronto soccorso, venne medicato con 6 punti di sutura. Poi, il docente, rimanendo sempre in zona, nel parcheggio del Centro Commerciale “Le Bolle”, sorprese una coppietta di giovani fidanzati che, alla vista del rapinatore armato di coltello, fuggì via terrorizzata, abbandonando l’auto. Il rapinatore dopo essersi impossessato della borsa della giovane e del portafoglio del ragazzo scappò a bordo della propria Fiat Panda per poi finire fuori strada. Subito dopo venne soccorso dai sanitari del 118 ed arrestato dai carabinieri.
Articolo pubblicato il giorno 9 Gennaio 2020 - 14:29