Cinquina al Milan prima della pausa, cinquina al rientro contro il Parma. L’Atalanta di Gasperini affossa la corsa altrui alle posizioni da Europa portandosi a quota 34, meno 1 dalla Roma e dalla zona Champions, sulle ali di un gioco arioso e spettacolare, lasciando annichiliti e impotenti gli avversari di turno. Questa volta a farne le spese e’ stata la squadra ‘crociata’, letteralmente annichilita dagli avversari. Superato lo spavento per la svirgolata di Iacoponi in area piccola al 2′ su angolo dalla destra di Sprocati e del destro a giro a palla bassa (sul fondo) dello stesso (5′) sul la del fresco ex di turno Kulusevski, a tiro della palla di Gomez da sinistra sbucciata da De Roon, il vantaggio di casa si consuma proprio sull’asse tra il mediano olandese e l’argentino. E’ l’11’, il primo avanza indisturbato pescando il capitano nerazzurro davanti alla lunetta: sinistro morbido ma deciso e sfera che s’insacca aiutato dalla faccia inferiore della traversa. Toccano a Ilicic le prove generali di raddoppio, anche se qua e la’ gli ospiti provano a pungolare le maglie locali in ripartenza: al 14′ il muro difensivo lo rimpalla in corner dopo lo smarcamento di Muriel, al 21′ l’assist del rompighiaccio lo trova pronto al diagonale destro abbrancato a terra da Sepe e al 24′, elusi Pezzella e Alves, solo il portiere napoletano puo’ impedire al suo assolo entro il lato corto d’infilarsi nel sette. Al 24′ il break in contropiede smarca Barilla’ sulla rifinitura di Sprocati, ma il suo tiretto e’ una carezza a Sportiello, sostituto d’occasione del post influenzato Gollini. Hernani manda fuori di mezzo metro rispetto all’incrocio la punizione conquistata da Kulusevski (giallo per il Papu), quindi il bis e il tris, fra 34′ e 43′: Freuler chiede e ottiene il duetto dall’apripista di giornata evitando Darmian (che comunque devia di coscia) per l’insaccata alta di mancino, poi Gosens sfrutta di destro e di potenza la deviazione con la suola di Alves, in pratica un servizio involontario che taglia fuori la sua retroguardia, sulla botta dello sloveno. In mezzo (38′), anche la girata del colombiano su filtrante del precedente, smorzata da Iacoponi tra i guantoni di Sepe. Inglese rientra dopo tre mesi, stesso lasso temporale di assenza del collega Duvan Zapata, in panchina, al posto di Sprocati, con conseguente sequela a destra del nazionale svedese neo juventino classe 2000. Ma sono i bergamaschi a sfiorare il gol, con Ilicic (4′) che cicca in area piccola, toccandolo con un piede e poi l’altro, l’allungo di Hateboer (4′). Un altro tentativo e il fantasista tutto sinistro la imbrocca: al 7′ la punizione a due con Muriel sorvola di un amen la traversa, al 15′ il cross dall’out di Gosens e’ buono per la vole’e in torsione dalla destra dell’area che vale il poker. Al 21′ potrebbe essere doppietta sul velo di Gomez che subito dopo slalomeggia provandoci senza successo (a lato del primo palo), ma il tiro e’ centrale. Lo schiaffo a cinque dita arriva comunque, al 26′, quando lo sloveno approfitta dell’appoggio di Toloi, evita l’intera difesa e la piazza nell’angolino da posizione centrale. Dopo Laurini (per uno spentissimo Kucka) tocca a Duvan Zapata, che rileva il connazionale; a dodici dal 90′ Brugman e Malinovskyi sostituiscono Grassi (uno dei tanti ex: ci sono anche Scozzarella, Colombi e Cornelius) e Gomez per la standing ovation, stessa sorte per Ilicic sei giri di lancetta piu’ tardi. Al 43′ Traore, il suo cambio, la porge ad Hateboer che fallisce il sesto alzando la mira.
Articolo pubblicato il giorno 6 Gennaio 2020 - 17:53