È testa a testa in Emilia Romagna. Stando ai primi exit poll, il candidato di centrosinistra Stefano Bonaccini è in testa sulla candidata di centrodestra Lucia Borgonzoni. Secondo i dati Rai, infatti, il governatore uscente, si assesterebbe sul 47-51%, mentre la sua sfidante è data tra il 44 e il 48%. Il distacco tra i due aumenta nelle prime proiezioni Flash per Swg: tra il 48,6 e il 52,6% per Bonaccini, tra 40 e 44% per Borgonzoni. Salgono a dieci i punti di distacco tra i due nella prima proiezione.Crollo, anche se aspettato, del M5S con il candidato pentastellato Simone Benini fermo tra il 2 e il 5%.Situazione più definita in Calabria. Jole Santelli, candidata del centrodestra, al primo exit poll si attesta fra il 49 e il 53%. Per Pippo Callipo, in corsa per il centrosinistra, ‘forchetta’ tra ferma tra il 29 e il 33%.Stando a questi dati, comunque, Matteo Salvini dovrebbe per lo meno rimandare la spallata al Governo giallorossi e la ‘citofonata’ a palazzo Chigi. “In Emilia Romagna il problema non è vincere, è stravincere”, aveva azzardato il leader del Carroccio nei giorni scorsi. Dopo ben 154 tappe elettorale fatte in lungo e in largo per la regione, comunque, il segretario leghista non indietreggia. Nonostante i dati non favorevoli, arriva in serata al comitato di Lucia Borgonzoni, intenzionato – così viene spiegato – a metterci comunque la faccia. L’atmosfera, se non da musi lunghi, è quella di chi ci ha sperato fino alla fine e ha provato a dare tutto per vincere.”Cauto ottimismo” e clima “positivo”, invece, nel comitato di Stefano Bonaccini. Il governatore uscente non intende commentare gli exit poll, ma già nel pomeriggio sui social si era sbilanciato: “Oggi vinciamo, oggi vince l’Emilia Romagna”. La stessa “allegra cautela” della casa dei popoli di Casalecchio di Reno si respira ai piani alti del Nazareno. “Se è così ha perso Salvini”, è la linea.La possibile riconferma dell’Emilia Romagna a Bonaccini mette al riparo il Governo da perturbazioni e scossoni. Adesso Giuseppe Conte e gli alleati potranno concentrarsi sull’agenda di Governo e provare a blindare la legislatura.Incassano la vittoria, pur senza esultanze esagerate, le sardine. Mattia Santori e compagni provano a prendersi una pausa. “Urne chiuse. C’è chi dice che siano i gesti folli a cambiare il corso della storia, ma noi preferiamo pensare che siano i gesti ordinari a cambiare il mondo in cui viviamo. Non siamo nati per stare sul palcoscenico, ci siamo saliti perché era giusto farlo. Ma ora è tempo di tornare a prendere contatto con la realtà e ristabilire le priorità , innanzitutto personali. Se avessimo voluto fare carriera politica l’avremmo già fatto”, scrivono su Facebook. I quattro ragazzi che hanno riempito le piazze di tutta Italia provano a tornare alle loro vite. “Non ci vedrete in TV o sui giornali. La nostra responsabilità è pari a quella che si è assunta ogni persona che oggi si è infilata il cappotto ed è andata a fare una croce da protagonista”. Non è un addio, però. Piuttosto la fine del primo atto. “È tempo di far calare il sipario e lavorare dietro le quinte per preparare un nuovo spettacolo con tutti voi che vorrete continuare a non essere uno spettatore qualunque. Fino ad oggi siamo stati una bella favola.Ora chiudiamo il libro e sporchiamoci le mani. Qualsiasi cosa succeda. Ci vediamo a Napoli, Scampia”, mettono nero su bianco, annunciando quello che sarà il loro ‘congresso’.
Articolo pubblicato il giorno 27 Gennaio 2020 - 00:08