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“Baschi Verdi”: scatta ancora un’altra denuncia, con relativo sequestro, di un calzaturificio per smaltimento illecito di rifiuti speciali

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Nel quadro della quotidiana attività posta in essere dalla Guardia di Finanza per contrastare il fenomeno dei roghi tossici di rifiuti industriali nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”, i Baschi Verdi di Aversa hanno individuato ieri, in Lusciano, un opificio calzaturiero, non dichiarato quale luogo di esercizio dell’attività, all’interno del quale veniva svolta l’attività in totale assenza delle autorizzazioni ambientali e senza alcuna tracciabilità dell’avvenuto smaltimento dei rifiuti speciali prodotti dalla lavorazione.
All’interno dell’unità produttiva, dove si procedeva al taglio e alla cucitura dei pellami per il confezionamento di parti di calzature da assemblare, sono stati rinvenuti, ammassati e in parte imbustati, circa 500 chilogrammi di rifiuti speciali (scarti di pellami, carta e cartone) che, senza l’intervento dei militari, sarebbero stati, con ogni probabilità, illecitamente sversati nell’ambiente circostante.
Il legale rappresentante dell’attività, un ventottenne aversano, è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Napoli Nord per attività di gestione non autorizzata di rifiuti. E’ stato quindi sequestrato l’intero laboratorio, compresi i rifiuti ammassati nei locali ispezionati e i macchinari impiegati per la lavorazione delle scarpe, per un valore complessivo stimabile in circa 200 mila euro.
Anche l’odierno risultato dimostra l’importanza del controllo economico-finanziario del territorio esercitato dalla Guardia di Finanza e finalizzato all’individuazione di quelle imprese che scaricano sulla collettività i costi sociali della loro attività illegale, sfruttando ingiusti vantaggi economici e danneggiando le altre aziende sane e corrette che operano sui loro stessi mercati.


Articolo pubblicato il giorno 17 Gennaio 2020 - 11:56

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