“Dopo tanti anni si vede qualche ruspa. Queste sono le ruspe che ci piacciono”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, nel corso della visita al cantiere nell’area di Bagnoli alla presenza del ministro per il Sud, Provenzano. “Non bisogna illudersi, il cammino e’ molto lungo, un intervento complesso ed esteso sul piano dimensionale ma anche innovativo per le caratteristiche dell’inquinamento plurale con caratteristiche anche inedite”. Lo ha detto il vicepresidente della Regione Campania, con delega all’ambiente, Fulvio Bonavitacola, commentando l’avvio delle bonifiche nell’area ex Italsider di Bagnoli. “Bagnoli e’ lo snodo tra il punto piu’ basso di idea di sviluppo malata e il picco di una straordinaria rigenerazione. La Regione e’ pronta a fare la sua parte e dare la massima collaborazione possibile”. “Resta il rammarico – ha spiegato Bonavitacola – di essere arrivati tardi, perche’ bisognava ricordarsi negli anni addietro che viene prima la bonifica e poi le discussioni infinite sulle grandi idee creative. Queste potevano essere rimandate rispetto a bonifica. Si e’ perso tempo ma oggi abbiamo impostato su basi solide questo presupposto. In questa telenovela infinita si sono cosumati anche momenti dialettici in cui noi della Regione abbiamo espresso dei problemi procedurali ma poi abbiamo deciso di andare avanti perche’ si cominciasse a fare la bonifica”. Bonavitacola ha ricordato le perplessita’ della Regione Campania sui piani per l’area: “Serve una condivisione della nuova localizzazione di Citta’ di Scienza, visto che non ci convincevano le ipotesi troppo delocalizzante e che non e’ stato ancora condiviso con la Regione una nuova soluzione. Chiediamo anche il rispetto per l’identita’ e la storia del Circolo Ilva di Bagnoli e che il Borgo di Coroglio sia considerato anch’esso un tratto identitario su cui la riqualificazione urbana non puo’ avvenire con un approccio di ruspe e demolizione”.
Articolo pubblicato il giorno 20 Gennaio 2020 - 14:39