Cinema. In una Napoli post-apocalittica è ambientato il documentario (96 minuti) prodotto da Natia Docufilm, Iulm Università e Raicinema. Diretto da Giuseppe Crrieri con la voce narrante di Marco D’Amore e con Mario Paolucci, Nani Jarden Yve Wanda e Paraska Muharem, il film è stato presentato lo scorso novembre in selezione ufficiale ad Alice nella città durante la Festa del Cinema di Roma e domani sera (venerdì 31 gennaio) approda a Napoli in anteprima nazionale al Cinema Astra in via Mezzocannone 109, nell’ambito di AstraDoc.
Si intitola “Le metamorfosi” e racconta di una ragazzina Rom che fugge da misteriose creature diaboliche alla ricerca di una salvifica “Montagna di Zucchero” dove potrà ricongiungersi con il padre perduto durante un incendio doloso che ha distrutto le baracche di Cupa Perillo, storico insediamento Rom della periferia Nord di Napoli. Nella fuga la bambina prende la sembianze nei suoi sogni di forme di un’umanità estinta: Mario (interpretato dallo scafatese Mario Paolucci), un pescatore del fiume Sarno malato di cancro che cerca una personale via verso l’immortalità, e “Cioccolatino”, un giovane migrante che è costretto a gettare in mare il corpo della moglie non avendo denaro per pagarne la sepoltura.
A collegare i loro destini è la voce di Ovidio, tradotto dal latino al dialetto napoletano antico, che introduce e conclude questo itinerario sospeso tra reale e fantastico. Il film cerca in questo modo di interpretare con vena pasoliniana le odierne apocalissi di periferia attraverso la chiave del mito ovidiano: dalla fuga di Dafne all’immortalità ricercata da Glauco fino al gesto estremo di Orfeo, che cerca di ricongiungersi con la moglie negli Inferi.
Articolo pubblicato il giorno 30 Gennaio 2020 - 12:35