Le immagini drammatiche che arrivano da alcune delle zone più selvagge del pianeta hanno raggiunto le case di tutti gli italiani. Dagli incendi della foresta Amazzonica, alla Siberia, fino agli ultimi preoccupanti che stanno devastando l’Australia, è ormai consolidato che i cambiamenti climatici sono una realtà con cui fare i conti. Davanti a questi problemi globali, il cittadino si sente perso e frustato dal senso di impotenza che si prova di fronte a queste notizie. Se il singolo cittadino da solo non può certo cambiare il mondo, ognuno di noi può apportare il suo singolo contributo che, unito a tanti altri, può veramente cambiare il destino del pianeta. Attraverso un ripensamento del proprio stile di vita infatti, si può diminuire il proprio impatto ecologico. Alcune piccole azioni quotidiane sono alla portata di tutti e non ci sono scuse per non attuarle. Tra le più importanti ricordiamo:
- diminuire il consumo di carne e pesce;
- acquistare prodotti locali;
- utilizzare oggetti riutilizzabili quali borracce, contenitori, eccetera;
- prendere i mezzi pubblici qualvolta sia possibile.
Queste solo alcune delle piccole azioni che si possono attuare oggi stesso. Ma c’è un’attività su tutte che fa la differenza e che pochi conoscono. Ti sto parlando del volontariato ambientale.
Cos’è il volontariato ambientale
Il volontariato ambientale è una branca del volontariato e rappresenta tutte quelle attività di servizio volontario che hanno come finalità la conservazione dell’ambiente nella sua interezza. Generalmente i volontari sono chiamati a partecipare ad un progetto di conservazione sul campo organizzato da una o più associazioni locali. Tra le principali attività che caratterizzano il volontariato ambientale troviamo:
- progetti di conservazione delle specie in via d’estinzione: moltissime delle specie selvatiche che sin da piccoli ci accompagnano nella nostra idea di natura, sono in pericolo di sparire per sempre per colpa delle attività umane più impattanti che sono conseguenza di inquinamento da plastica, riscaldamento globale, deforestazione, eccetera. In questi progetti il volontario prende parte a progetti quali monitoraggio e conta di popolazioni di animali, supporto ad un team di ricercatori e studio e analisi dell’ecologia.
- attività di riqualificazione ambientale; molti habitat subiscono dei danni a seguito di eventi come ad esempio incendi, deforestazione illegale e atti vandalici. I volontari diventano parte attiva della conservazione attraverso progetti di riforestazione e riqualificazione ambientale.
- recupero e cura di animali feriti: molti animali hanno subito danni naturali o indotti dall’uomo e hanno bisogno di aiuto. I centri di recupero della fauna selvatica si occupano proprio del recupero e dell’eventuale reinserimento in natura.
Alcuni esempi di progetti di volontariato ambientale
Partecipare ad un volontariato ambientale in Italia e all’estero come quelli organizzati da Keep the Planet è un ottimo modo per diventare parte attivi del cambiamento. Farlo non significa solo aiutare l’ambiente e gli animali, ma anche per vivere un’esperienza di viaggio fuori dall’ordinario. Tra i progetti più richiesti dai volontari c’è il monitoraggio delle spiagge per proteggere i nidi delle tartarughe marine. Ogni anno sono infatti migliaia i volontari che decidono di contribuire alla protezione di questi fantastiche creature. I paesi dove fare questo tipo di esperienza sono numerose e la lista include anche l’Italia. La nostra penisola infatti è luogo di deposizione della caretta caretta, la tartaruga marina diffusa in Mar Mediterraneo. Ci sono progetti attivi in Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna. Un altro progetto di conservazione molto amato dai volontari è quello di partecipare a progetti di riforestazione in diversi paesi del mondo. Piantare alberi è forse la più importante delle azioni che possiamo fare oggi per un pianeta che soffre per colpa delle nostre attività. La riforestazione è importante perché le foreste mantengono l’equilibrio climatico, e anche tantissime specie simbolo come i gorilla e gli orango, i nostri cugini della foresta. In un mondo pieno di frivolezze, auguriamoci che il volontariato ambientale diventi un’esperienza sempre più comune e conosciuta.
Articolo pubblicato il giorno 10 Gennaio 2020 - 12:35