Sabato scorso, sul campo di Casignano di Pellezzano, in provincia di Salerno, al termine della partita Luca Fusco Academy-Virtus Belsito, un giovane calciatore della mia squadra, tra l’altro minorenne, è stato aggredito dal genitore di uno dei calciatori della squadra avversaria, che lo ha preso alla gola e lo ha scagliato contro la recinzione degli spogliatoi, provocandogli dei contusioni e dei vistosi segni rossi sulla pelle. Poco conta che dopo il responsabile di questa vergogna si è scusato, resta la gravità del gesto. Purtroppo fatti del genere sono all’ordine del giorno sui campi dei campionati giovanili. Manca la più elementare sorveglianza. A chiunque è data la possibilità di avvicinarsi agli spogliatoi o al recinto di gioco. Il comitato regionale della FIGC fa troppo poco per contrastare questi fenomeni. Se le violenze non sono presenti sul referto arbitrale non viene adottato alcun provvedimento. Ho già provveduto a denunciare il fatto alla Federazione evidenziando che, in occasione delle prossime partite, ritirerò la mia squadra se riscontrerò minacce o altri atteggiamenti intimidatori”. La denuncia arriva dal presidente della Virtus Belsito e esponente dei Verdi Gianni Caselli. “L’episodio denunciato – aggiungono il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli – rappresenta una vera e propria vergogna. Non c’è alcuna giustificazione per fatti del genere. Troviamo stucchevole che persone adulti arrivino a mettere le mani addosso a dei ragazzi per una partita di calcio giovanile. Siamo all’assurdo. La FIGC non può restare inerme dinanzi a episodi del genere, occorre prendere dei provvedimenti per fare il modo che questi comportamenti, che nulla hanno a che fare con lo sport, cessino su tutti i campi”.
Articolo pubblicato il giorno 4 Dicembre 2019 - 15:42