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Uccise l’amico per una lite sulla droga e lo gettò nel canale: ‘solo’ 18 anni di carcere

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Buonabitacolo. Uccise un ragazzo di 17 anni, Antonio Pascuzzo, a coltellate. È stato condannato a 18 anni di carcere, con il rito abbreviato discusso dinanzi al gup del tribunale di Lagonegro, Karol Lapenta, 18enne di Buonabitacolo, ma di origine polacca, arrestato lo scorso aprile con l’accusa di omicidio volontario. Ad emettere la sentenza il gup Mariano Sorrentino. Il ragazzo fu arrestato la sera in cui fu trovato il cadavere. Durante l’interrogatorio di garanzia, poi, l’indagato ammise le sue responsabilità, riferendo di aver ucciso il giovane per non pagare una piccola quantità di droga. Da quel giorno, si trova rinchiuso nel carcere di Potenza. La procura, nella sua requisitoria, aveva chiesto l’ergastolo
Il delitto fu commesso il 6 aprile scorso, prima delle 22, nei pressi dei campetti di calcio di Buonabitacolo, a pochi metri da una piscina comunale chiusa da tempo. La vittima, dopo essere stata colpita, fu trascinata fino al greto del torrente distante circa 15 metri, per poi rotolare giù. I due si erano dati appuntamento per l’acquisto della droga: 500 euro la richiesta della vittima per 50 grammi di hashish. Il polacco uccise il 17enne con un coltello da macellaio, per poi prendere la bici con la quale era giunto sul posto, gettandola in un capannone in seguito. Dopo aver sottratto la droga al coetaneo, si unì insieme a degli amici.

PUBBLICITA

 Gustavo Gentile


Articolo pubblicato il giorno 17 Dicembre 2019 - 08:20

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