Presso la sede del Museo MATT di Terzigno si è svolto nel pomeriggio di ieri il secondo incontro di animazione territoriale per la costituzione di un Distretto Agroalimentare di Qualità (DAQ) ‘Vesuvio’. L’appuntamento di Terzigno, parte dai saluti del sindaco Francesco Ranieri che ha approfondito le tematiche che erano state trattate nel corso del precedente incontro, svoltosi a Ottaviano lo scorso 7 dicembre.
Nel corso dei due incontri è stato rimarcato che l’omogeneità del territorio e del contesto produttivo vesuviano costituiscono il punto di forza del costituendo DAQ, da attivare grazie alle opportunità offerte dalla Legge regionale n. 20 dell’8 agosto 2014, il cui Regolamento di attuazione è stato adottato dalla Giunta De Luca lo scorso 29 febbraio. L’habitat dominato dal vulcano costituisce, infatti, uno scrigno di biodiversità unico al mondo. In questo scenario opera una significativa concentrazione di piccole e medie imprese agricole, impegnate a produrre unicità e tipicità agroalimentari, in primis i vini ottenuti da antichi e affascinanti vitigni e il pomodorino del piennolo. Parliamo di aziende fortemente consapevoli che la biodiversità rappresenta un valore irrinunciabile per un’agricoltura sostenibile, valore aggiunto costituito dallo stretto rapporto che lega la qualità biologica dell’ambiente e la identità dei prodotti.
L’input alla costituzione del DAQ è partito proprio dal Consorzio Tutela Vini Vesuvio e da quello del Pomodorino del piennolo, guidati da Ciro Giordano e Cristina Leardi. Nel corso del primo incontro di animazione territoriale Giordano e Leardi hanno illustrato il percorso che dovrà portare alla costituzione di uno specifico Comitato promotore. Sottolineando che l’obiettivo della campagna di informazione è proprio quello di far conoscere le grandi opportunità offerte dal DAQ, le guide dei due Consorzi hanno chiarito che al nascente Comitato spetterà il compito di definire il calendario dei successivi incontri, per proseguire nell’azione di informazione e raccogliere le manifestazioni d’interesse. Sempre nel primo incontro il costituendo Comitato promotore ha individuato il Consorzio Tutela Vini Vesuvio come soggetto capofila e definito il relativo organigramma tecnico scientifico esecutivo.
L’appello dei Consorzi è stato prontamente accolto dalla guida del Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo che, manifestando la sua più ampia disponibilità come Parco alla ipotesi di distrettualizzazione, ha evidenziato che i progetti in essere dell’Ente Parco si pongono in linea con gli obiettivi del DAQ. In sostanza si tratta di iniziative che mirano alla salvaguardia e alla promozione di un territorio unico, delle sue bellezze storiche e naturalistiche e di una produzione agricola unica per varietà e originalità di sapori.
Da parte della Regione Campania, rappresentata nel corso di questi due primi incontri da Filippo Diasco (direttore generale Politiche agricole, forestale e alimentari) e Ferdinando Gandolfi (funzionario Tutela della qualità, tracciabilità dei prodotti agricoli e zootecnici – Servizi di sviluppo agricolo), è giunto l’apprezzamento per l’iniziativa. I rappresentanti degli uffici regionali hanno illustrato le opportunità offerte dai DAQ, strumenti che consentiranno all’amministrazione regionale una programmazione più efficace di azioni che migliorino la competitività di uno specifico comparto dell’agroalimentare o di un territorio nel suo complesso. In pratica, anche grazie ai DAQ sarà possibile implementare politiche ancora più incisive anche in vista della programmazione 2021-2027 dei Fondi Strutturali per lo sviluppo rurale, che vede la Regione Campania già al lavoro.
In ultimo, ma non per ultimo, va segnalata la partecipazione a questo percorso anche del mondo accademico, rappresentato all’incontro di Terzigno dal docente Riccardo Vecchio (Università degli Studi di Napoli – Dipartimento di Agraria). L’innovazione dei sistemi produttivi rappresenta un’altra leva fondamentale per la creazione di un efficiente DAQ; da qui l’importanza di stimolare e rendere ancora più proficua la collaborazione proattiva del sistema della ricerca con quello produttivo.
Il cammino fino ad ora percorso ha mostrato la forte volontà degli attori territoriali del Vesuvio a cogliere questa grande occasione, consapevoli che la struttura dei DAQ attivata dall’amministrazione regionale e il supporto scientifico rappresentino quegli elementi necessari per rafforzare i legami tra sistema produttivo e territorio e favorire la partecipazione dei principali attori territoriali, pubblici e privati, alla definizione dei processi di sviluppo.
Articolo pubblicato il giorno 14 Dicembre 2019 - 10:37