Successo eccezionale, con la partecipazione di oltre 300 persone, la presentazione dello “Appello per una legge nazionale sulla bellezza nel Bel Paese” promossa dal filosofo Filippo Cannizzo di Sabato 30 Novembre 2019. L’iniziativa, che si รจ svolta con il patrocinio della Camera dei Deputati in quanto รจ stata ritenuta una iniziativa di alto rilievo culturale e sociale e di rilevanza nazionale, รจ stata aperta dall’intervento del Prof. Filippo Cannizzo, ed ha visto come relatori 40 Sindaci da tutta Italia, assessori della Regione Puglia e Regione Lazio, assessori comunali, Legambiente, FAI, ANBI, professori universitari, associazioni ambientaliste e culturali. Nel corso dell’evento รจ stato svelato il testo dell’appello e i primi firmatari: Appello per una legge sulla bellezza nel Bel Paese.
La bellezza รจ un patrimonio fondamentale del Bel Paese, รจ la caratteristica essenziale dellโItalia, รจ una forma di espressione della sua identitร e della sua cultura da tutelare e promuovere.La bellezza puรฒ rappresentare davvero il futuro del Bel Paese ma รจ anche un bene fragile e come tale necessita di cure e attenzioni costanti per vivere, per questo pensiamo che sia necessaria una legge che la tuteli. Negli ultimi decenni, in Italia, e non solo, si sono approfonditi fenomeni come il consumo di suolo, l’abusivismo edilizio, i tagli dei finanziamenti alla cultura e allโistruzione, lโinquinamento dellโaria e dei mari, il dissesto idrogeologico. Mentre in molti pensavano ai propri interessi personali, la bellezza รจ stata dimenticata, trascurata, deturpata e, di conseguenza, ogni proposta di legge sulla bellezza, presentata a livello nazionale o regionale in attuazione dellโart.9 della Costituzione della Repubblica Italiana, รจ finita nellโoblio. Per cercare di scardinare il ciclo ingenerato dal mondo consumistico, dobbiamo incontrare la bellezza. Perchรฉ l’esperienza della bellezza sospende l’atteggiamento del possesso e del consumo immediato e genera l’atteggiamento del rispetto, della devozione, dell’ascolto e dell’attenzione verso l’altro. L’esperienza della bellezza consente di rintracciare un qualcosa che vale di per sรฉ, e non un qualcosa che vale come mezzo per i nostri mutevoli scopi. In tempi difficili e opachi come quelli che stiamo vivendo, il senso della bellezza sembra suggerire che un altro mondo รจ possibile. L’economia, la politica e la tecnologia dovrebbero essere posti al servizio della vita e della natura. Pensiamo sia ineludibile la necessitร di elaborare approcci coerenti con una nuova visione umanistica del mondo. Crediamo che occorra cominciare a ragionare di un altro sviluppo umano, da attuare attraverso una economia che cammini di pari passo con lโecologia, al fine di conservare la qualitร ambientale ed eco sistemica nel produrre, generare e ridistribuire la ricchezza. Nella ricerca di un nuovo paradigma economico ed ambientale, tuttavia, dobbiamo constatare i limiti della tradizionale organizzazione economica mostrati dalla recente crisi. Risparmio, riuso, recupero, riciclo, rigenerazione, rinnovabili: queste possono essere le fondamenta del futuro, per lโItalia e per il nostro pianeta. ร tempo di agire. ร tempo di compiere scelte. ร tempo di coraggio. ร tempo di responsabilitร . Non nuovo cemento e asfalto ma cura del paesaggio. Non solamente grandi eventi ma occasioni culturali diffuse. Non grandi proclami ma piccoli esempi quotidiani. Non piรน divisioni ma senso di comunitร . Non muri e barriere ma ponti e percorsi condivisi. Siamo convinti che la bellezza rappresenti un investimento sul futuro, quello di un cambiamento allโinsegna del benessere collettivo e degli individui, della trasformazione che renda piรน vivibili e belle le grandi cittร cosรฌ come i piccoli borghi, della valorizzazione della creativitร , del miglioramento della qualitร della vita. La bellezza puรฒ essere la finestra da cui guardare in modo nuovo a politiche che interessino il territorio, a partire da rigenerazione urbana e mobilitร ecosostenibile, progettazione culturale e tutela del patrimonio storico e artistico dellโItalia, costituzione di distretti di economia civile ed economia della bellezza, salvaguardia dellโambiente, educazione alla bellezza e green economy, chiudendo la stagione dei condoni edilizi, del consumo del suolo, dellโabbandono e della privatizzazione del patrimonio storico e artistico del nostro paese. Bellezza come arte, paesaggio, qualitร della vita, patrimonio storico e artistico, enogastronomia, musica, teatro, danza. Pensiamo che sia necessario oggi piรน che mai rilanciare una proposta di legge sulla bellezza nel Bel Paese, in attuazione dellโart.9 della Costituzione, in cui venga posta al centro la bellezza intesa come un modello di sviluppo alternativo. Una economia della bellezza come possibile fonte di sviluppo economico ecosostenibile e di occupazione durevole, per recuperare le relazioni tra le persone e migliorare la qualitร della vita, per rispettare e salvaguardare lโambiente. Perchรฉ la bellezza รจ una speranza aperta nel cuore della nostra societร . Perchรฉ la bellezza potrร salvare il Bel Paese solo se e quando noi, donne e uomini, ci impegneremo a salvare la bellezza.
Per aderire allโappello scrivere a: legge.bellezza@gmail.com
Articolo pubblicato il giorno 2 Dicembre 2019 - 18:26