“Gentile sig. Ministro, abbiamo appreso da organi di stampa che il CDA dell’ANAS, nella Sua ultima riunione si è rifiutato di approvare alcuni provvedimenti proposti dall’Amministratore Delegato, tra i quali in particolare quello che avrebbe dato il via libera al bando di gara per il raddoppio della Strada Statale 372 Telese Caianello”. Inizia così la lettera che i Presidenti di Confindustria Benevento, Filippo Liverini e quello di Caserta, Luigi Traettino scrivono al Ministro delle Infrastrutture. “Si tratta di una infrastruttura- si legge ancora- che si snoda lungo la direttrice Lazio- Campania- Puglia, attraversa le province di Benevento e Caserta e consente un collegamento diretto tra l’autostrada A16 (NapoliBari) e l’itinerario della A1.
Con questa missiva Le rappresentiamo il nostro sconcerto rispetto all’ulteriore rinvio di una operaper la quale da oltre 12 anni è stato avviato un complesso iter autorizzativo, fino all’ultima decisivaapprovazione da parte del CIPE, nella seduta del 24 luglio 2019.Per offrire la misura della strategicità e della necessità di questo intervento vale la pena ricordare non solo che la sua realizzazione comporterebbe un incremento di PIL annuo pari a circa 240 milioni di euro, con un’occupazione diretta ed indotta stimabile in circa 1.300 persone, ma soprattutto che lungo la sua direttrice insistono importati stabilimenti di primarie realtà industriali.
Inoltre, i veicoli giornalieri medi transitati sulla “Telesina” sono superiori del 16% rispetto alla media regionale con una corposa presenza di veicoli pesanti, che la rende anche una delle strade più pericolose della nostra regione, con un tasso di mortalità incidentale di tre volte superiore rispetto alla media. Ci appelliamo a Lei Signor Ministro, che più volte ha manifestato la Sua sensibilità verso il diritto dei nostri cittadini ad avere infrastrutture di collegamento sicure, che possano garantire le interconnesioni necessarie per cogliere opportunità, affinché si possa dare seguito alle decisioni assunte ed evitare che questioni legate a ruoli apicali, possano ulteriormente rallentare l’esecutività di decisioni ormai assunte, condivise e finanziate che tutti noi: imprese e cittadini del Sud Italia, aspettiamo da anni”.
Articolo pubblicato il giorno 17 Dicembre 2019 - 13:59