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Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, ha consegnato la lettera di dimissioni al premier Giuseppe Conte. Il ministro nelle ultime settimane ha più volte lamentato la mancanza di fondi per la scuola e l’università in manovra. Secondo quanto riferiscono diverse fonti di maggioranza, Fioramonti potrebbe lasciare il M5s per fondare un gruppo parlamentare autonomo, ma “filogovernativo”, come embrione di un nuovo soggetto politico. “In queste ore gli occhi sono puntati anche su una pattuglia di deputati che potrebbe uscire dal M5S con l’ex ministro per creare un gruppo autonomo sempre di sostegno a Conte. Secondo fonti qualificate dovrebbe formare un proprio gruppo parlamentare filo-contiano e, in prospettiva, un nuovo soggetto politico. Con Fioramonti sarebbero in uscita deputati come De Toma, Cataldi, Aprile, Angiola, Rospi, Rossini, Rachele Silvestri”. Secondo indiscrezioni del Corriere della Sera, Fioramonti sostiene nella lettera che occorreva rivedere l’Iva, anche conservandone l’aumento, per riuscire ad ottenere i 3 miliardi di euro da lui richiesti per il proprio dicastero. Pochi giorni fa, a Trieste, in occasione del vertice dei ministri della ricerca, il ministro si era lamentato: “La scuola in questo Paese avrebbe bisogno di 24 miliardi. I 3 miliardi che io ho individuato, non sono la sufficienza” ma “la linea di galleggiamento”. Ed il leader della Lega Matteo Salvini, la vigilia di Natale, aveva gettato il suo guanto di sfida: “Speriamo che almeno uno mantenga la parola. Aveva detto che se non ci sarebbero stati tre miliardi di investimento si sarebbe dimesso. Ministro Fioramonti, dimettiti e togli il disturbo”. Per la sua sostituzione torna a circolare il nome di Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, già indicato come possibile ministro durante la formazione del governo Conte-bis.
Articolo pubblicato il giorno 26 Dicembre 2019 - 08:28