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‘Scatti di Umanità’, la mostra fotografica di Francesco Malavolta a Napoli da giovedì 5 dicembre

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Sarà esposta da giovedì 5 a domenica 8 dicembre, a Napoli, presso il Centro di Cultura di via Santa Chiara 10, la mostra: “Scatti di Umanità – Storie di ordinaria disperazione colte con l’obiettivo di Francesco Malavolta”. L’esposizione, organizzata dalla Società di San Vincenzo De Paoli, raccoglie alcune delle opere più significative del fotogiornalista che, per 10 anni, ha viaggiato insieme ai migranti.
L’attenzione agli ultimi e l’aiuto portato a chiunque ne abbia bisogno, sono i pilastri della Società di San Vincenzo De Paoli che, da quasi duecento anni, accompagna chi vive in difficoltà, indipendentemente dalla religione, dalla provenienza, da sesso, cultura e opinioni politiche, in un percorso di crescita personale finalizzato alla riconquista dell’indipendenza economica. In questo quadro non si può ignorare il fenomeno migratorio. Condizioni di povertà nei paesi d’origine, conflitti armati, discriminazioni, violazioni dei diritti civili e politici spingono, nel mondo, 240 milioni di persone a lasciare la propria terra per cercare rifugio in un paese straniero. Uomini, donne e bambini che affrontano, del tutto impreparati, viaggi che durano talvolta anni, passando di paese in paese, attraverso vicissitudini, abusi e violenze di ogni genere. Persone che, quando arrivano all’ultima parte del viaggio, quella in mare, troppe volte non ce la fanno. Sono queste le “storie di ordinaria disperazione” che Francesco Malavolta ritrae nei suoi scatti. Fotografie che ci raccontano mille peripezie. Vicende fatte di lettere cucite dentro le magliette, di sorrisi strappati, naufraghi con gli abiti logori e perfino un migrante che affronta la traversata in giacca e cravatta. Immagini che parlano da sole, ma che verranno commentate dallo stesso autore che, con grande disponibilità, si soffermerà a descriverle agli spettatori.
La mostra itinerante, che ha già toccato decine di città in tutta Italia, raggiungerà Napoli, dove verrà esposta al Centro di Cultura di via Santa Chiara 10, da giovedì 5 dicembre a domenica 8 dicembre.
All’inaugurazione, che si terrà giovedì 5 dicembre alle ore 17.00, saranno presenti, accanto all’autore Fancesco Malavolta: il Presidente nazionale della Società di San Vincenzo De Paoli, Antonio Gianfico; la Presidente del Consiglio Centrale di Napoli Carmelina Palmese; il professor Giacomo di Gennaro, ordinario di sociologia all’Università di Napoli Federico Il, che relazionerà sul tema: “1989-2019 trent’anni di migrazioni in Italia”; il Presidente nazionale dell’associazione Anolf, Mohamed Saady, che terrà un intervento dal titolo: “L’inclusione dei migranti nella società italiana”. Oltre ad una folta delegazione di vincenziani provenienti da tutta Italia sono stati invitati: il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli, Carmela Pagano, Prefetto di Napoli, il Questore Alessandro Giuliano, ed il sindaco Luigi De Magistris.
A corollario della mostra si svolgeranno numerosi eventi tra i quali segnaliamo:
Venerdì 6 dicembre, alle ore 9.00, la presentazione della mostra alle scuole, con la partecipazione dell’autore Francesco Malavolta.
Venerdì 6 dicembre, alle ore 11.30, la Società di San Vincenzo De Paoli propone un recital pianistico di Gabriele Maria Ricupero, che suonerà musiche di J.S. Bach, J. Haydn, F. Chopin, D. Šostakovič e A. Chačaturjan. Gabriele Maria Ricupero, nato a Roma nel 2007, ha iniziato a suonare pianoforte all’età di 7 anni ed attualmente è seguito dal Maestro Mario Montore. Partecipa a numerose Masterclasses e concerti.
Venerdì 6 dicembre, alle ore 17.00, Angelo Gala suonerà musiche di L. V. Beethoven, R. Schumann, C. Debussy, F. Liszt. Angelo Gala, nato a Napoli nel 1997, all’età di 12 anni si iscrive al Conservatorio di Avellino nella classe di Lina Tufano diplomandosi con il massimo dei voti. Partecipa a numerose Masterclasses e concerti.
Sabato 7 dicembre, alle ore 17.00, si terrà il concerto “Vultum Tuum”, nel Volto di Maria la speranza, della Schola Graegoriana Neapolitana, diretto dal Maestro Tanio Fidanza.
Domenica 8 dicembre, la Società di San Vincenzo De Paoli propone il concerto “Corde e Solidarietà” della Margherita Guitars Orchestra. L’orchestra è composta da giovani studenti del Liceo Musicale Margherita di Savoia di Napoli. Hanno al loro attivo numerosi riconoscimenti tra cui il prestigioso Premio Teatro San Carlo.
Francesco Malavolta è un fotogiornalista impegnato da vent’anni nella documentazione dei flussi migratori che interessano il nostro continente. Un lavoro che lo ha portato a viaggiare sulle navi militari e di alcune ong, dallo Stretto di Gibilterra al Mar Mediterraneo, a Lampedusa, dalla Grecia alla Turchia fino alla cosiddetta “rotta balcanica”. Negli scatti di Malavolta troviamo un’umanità dolente che continua a lottare senza soccombere alle ingiuste umiliazioni cui viene esposta, un’umanità caparbia che un passo alla volta guadagna centimetri di libertà.
La Società di San Vincenzo De Paoli
Con 750.000 soci in più di 150 Paesi del mondo, con una rappresentanza presso le Organizzazione delle Nazioni Unite di Ginevra, la Società di San Vincenzo De Paoli è una delle associazioni più vaste e radicate sul territorio.
Fondata a Parigi nel 1833 dal Beato Antonio Federico Ozanam insieme ad un gruppo di giovani studenti, cattolica ma laica, l’organizzazione si trova generalmente nelle parrocchie ed ha come scopo principale quello di aiutare le persone più sfortunate: i bisognosi, gli ammalati, gli anziani soli, i carcerati, chiunque si trovi in difficoltà.
I volontari della Società di San Vincenzo De Paoli combattono ogni giorno la povertà, il disagio e l’esclusione sociale. Il loro desiderio è offrire alle persone in difficoltà un supporto che non sia fatto solo di aiuti materiali per placare la fame e lenire le necessità più impellenti, ma di sostegno, di amicizia, di affiancamento duraturo in un percorso di crescita con l’obiettivo di superare una volta per tutte i problemi e tornare ad essere indipendenti.
In tutto il mondo la Società di San Vincenzo De Paoli ha realizzato mense, dormitori, case di ospitalità per persone povere in difficoltà, centri per l’assistenza a bambini e ragazzi e per persone sole o anziane, strutture per l’accoglienza dei migranti, empori solidali.


Articolo pubblicato il giorno 4 Dicembre 2019 - 09:13

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